A Dortmund una notte che vale una stagione

Lo scontro dell'Iduna Park è un crocevia per le ambizioni del Napoli
  • goal.com

    di Antonio Moschella

    Fin da quando il sorteggio Uefa aveva decretato che il Napoli avrebbe fatto visita al Borussia Dortmund nel quinto incontro del girone, avevo avuto il sentore che sarebbe stato quello il match decisivo. Lo stadio della capitale della Ruhr, prima Westfalen e oggi Iduna, rappresenta alla massima potenza l’indole degli autoctoni della regione tedesca più operaia: lavoratori passionali e viscerali, che riversano il loro amore in una squadra che solo qualche anno fa doveva fallire e invece ora è vicecampione d’Europa.

    Due realtà simili, seppur diametralmente opposte, quelle di Dortmund e Napoli. Tra gli stadi più caldi dei loro rispettivi campionati, si distinguono per il loro tifo esagerato, esagitato e genuino. Era da copione dunque che le due compagini dovessero giocarsi tutto o quasi in uno dei due scontri diretti. Per forza di cosequello di ritorno, che la sorte ha deciso avesse luogo in Germania. Sia Klopp sia Benitez arrivano dopo due sconfitte in casa, anche se un conto è perdere contro il Bayern di Guardiola e un altro è venire umiliati dal Parma dell’ex Donadoni.

    L’allenatore spagnolo sa benissimo di essere arrivato a un crocevia: dal match di stasera dipende molto dei prossimi mesi azzurri. Perché, se pure il Napoli ha a disposizione due risultati su tre, la sconfitta sarebbe una condanna quasi certa. Vincere per 3 a 0 in casa contro l’Arsenal, per le condizioni in cui verte la squadra oggigiorno, sarebbe un’impresa, ancor più se agli inglesi la sconfitta dovesse sbarrare le porte degli ottavi. Indi per cui meglio puntare a chiudere il discorso qualificazione quanto prima.

    Passare agli ottavi, oltre a gonfiare di prestigio il petto di De Laurentiis, infonderà fiducia al gruppo e, cosa non da poco, porterà nelle casse del club una notevole quantità di denaro sonante. E perciò condizionerà pesantemente il mercato di riparazione. Perché tutti sanno che un eventuale declassamento in Europa League non porterebbe ai miglioramenti desiderati della rosa, che quindi perderebbe potenzialità anche in vista della lotta scudetto.

    Fare risultato a Dortmund è possibile. I padroni di casa, che devono far fronte alle assenze dei difensori titolari Subotic e Hummels (due pilastri della squadra), giocheranno all’attacco e faranno leva sulle loro consuete verticalizzazioni. Eppure non sono maestri nel gioco ragionato e tantomeno nel palleggio, vista anche l’assenza del prezioso mediano Gundogan. Il Napoli dovrà scendere in campo col coltello tra i denti, smorzando le offensive avversarie che saranno ripetute nel primo tempo, per poi colpire in contropiede. Ma guai a puntare al pareggio. La miglior arma degli azzurri è l’attacco, e anche se mancherà Hamsik la rapidità di Insigne, Mertens e Callejón potrà far male ai corazzieri tedeschi.

    Tuttavia il compito più arduo sarà quello dei difensori. Da loro dipenderà moltissimo. Maggio e Armero sono chiamati a fare la partita della vita più per le chiusure in diagonale che per le discese. Ed Albiol dovrà fare ancora una volta gli straordinari, stavolta su Lewandoski. Perché stasera, di fronte al muro giallo che scruta con lo sguardo, bisognerà essere impassibili e freddi.

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