Señor Del Bosque, non convochi Callejón

Il numero 7 azzurro non è mai stato convocato nella nazionale spagnola, ma a noi va bene così.
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    di Antonio Moschella

    Señor Del Bosque, per favore, continui così. Si comporti da marchese qual è sia nell’animo sia all’anagrafe, e sia coerente con sé stesso: non convochi Callejón, almeno fino a maggio. Sì, d’accordo, di partite ufficiali ormai non ce ne sono più ed eventualmente il nostro numero 7 sarebbe impegnato solo in amichevoli, ma meglio lasciar stare. Del resto il suo è un gruppo già consolidato, con i suoi senatori e i suoi pretoriani e la Spagna risulta tra le favorite per i mondiali brasiliani. Le sembra il caso di dover rompere questo equilibrio?

    No perché José a Napoli ha trovato la sua dimensione. Non è più solo il dodicesimo uomo del Real di Mourinho, dove solo la presenza di Ronaldo e Di María lo relegavano in panchina. Adesso è uno degli insostituibili di Benítez, che lo risparmia solo per i match meno intensi, dove minore è la richiesta di sforzo misto a incisività. Perché Callejón non è solo moto perpetuo sulla fascia, non è solo il fare la spola tra attacco e difesa coprendo 80 metri di campo, non è solo un eccellente ala ambidestra, è uno egli elementi più tecnici della rosa azzurra e adesso, dopo l’eurogol di ieri sera, è anche il capocannoniere insieme a Marek Hamsik.

    Allora marchese, si ricordi che in nazionale lei dispone di trequartisti come Iniesta, Silva, Mata, tutta gente che parte dalla fascia per poi accentrarsi. Perché, quindi, snaturare il gioco che tanti successi ha dato alla sua nazionale? Che poi, nel caso in cui lei volesse optare per una soluzione tattica diversa come cercare il fondo, sono anni che punta su Jesús Navas, quindi in effetti per Callejón lo spazio non c’è. Giusto? Lo lasci pure in esclusiva a noi, che lo abbiamo pagato poco e niente e ogni domenica o mercoledì che sia ce ne godiamo le giocate. Perché le trasferte, europee o transoceaniche, logorano anche se si disputano pochi minuti e noi José lo vogliamo tirato a lucido in ogni occasione.

    Al massimo, proprio se cambia idea (come è comprensibile che un intenditore di pallone possa fare), inizi a convocarlo verso marzo, quando le amichevoli saranno la vera preparazione al mondiale. In quel caso José sarebbe ancor più motivato a fare benissimo col Napoli per ottenere la sua prima convocazione in nazionale e staccare il biglietto per il Brasile. Comunque, se proprio non vuole andar contro i suoi principi, noi non chiediamo di meglio. Il nostro numero 7 ha già trovato a Napoli il contesto ideale per esplodere definitivamente. E pazienza se non sarà mai profeta in patria. Noi ce lo teniamo stretto.
     

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