Non buttiamoci giù, abbiamo una media punti migliore di Bayern, Borussia, Arsenal e Psg...
di Francesco Bruno
In spasmodica attesa del big match contro l’Arsenal, mi ero lasciato andare con alcuni amici a un pronostico secco sull’esito finale: zero a due. Che si fossero segnate due reti l’avevo indovinato, ma la fede azzurra mi aveva fatto capovolgere l’ordine del risultato. A lasciarmi perplesso però era stato il fatto che il totochampions informale, a parte la mia entusiastica previsione, non era andato oltre un cauto pareggio a reti più o meno inviolate. La titubanza latente si è poi trasformata in cupa depressione al termine della partita, e anche nelle tante trasmissioni televisive e radiofoniche che impazzano nell’etere partenopeo sono ripartiti i soliti refrain pessimistici che erano già comparsi dopo la mezza battuta d’arresto con il Sassuolo: De Laurentiis non caccia i soldi, l’atteggiamento mentale è sempre il solito (cioè perdente), Zapata è il nuovo Vargas, Benitez all’Inter ha fallito, e via di seguito.
Premettendo che condizione imprescindibile dell’essere tifosi è il passaggio rapido dall’esaltazione massima alla depressione totale, e volendo comunque provare ad esaminare la situazione con improbabilissimo (per un vero tifoso) atteggiamento razionale, c’è davvero da essere preoccupati dopo la sconfitta subita a Londra? Il confronto tra l’andamento tenuto in campionato dagli azzurri e quanto avvenuto nei campionati più importanti d’Europa ci conforta. Arsenal, Borussia Dortmund e Bayern, Paris Saint Germain sono sì primi nei loro rispettivi tornei ma, pur considerato che in Serie A si sono giocati meno turni, il Napoli riporta finora una migliore media punti per giornata. In parole povere noi abbiamo avuto un ritmo migliore, seppur misurato su un minor numero di partite. Solo il Barcellona, l’Atletico Madrid e la sorprendente Roma di Garcia hanno volato, essendo a punteggio pieno. Se poi analizziamo le prime due giornate di Champions League, scopriamo che big europee come Chelsea, Benfica, Porto e Manchester City hanno tre punti in classifica come gli azzurri, mentre il Manchester United ne ha solo uno in più.
Le medie statistiche, si sa, lasciano il tempo che trovano e sono spesso ingannevoli, basti pensare al pollo di Trilussa. Nel nostro caso, ci fanno tirare un bel sospiro di sollievo. Il calcio di Benitez è un calcio corale e spettacolare che richiede applicazione e impegno, fatto di passi progressivi verso il traguardo. Sin prisa sin pausa. L’ha detto anche lui, il nostro Rafe’: il Napoli è ancora al 73 per cento del suo potenziale. Rilassiamoci dunque, continuiamo a essere fiduciosi, archiviamo l’Arsenal e ripartiamo con il Livorno. Quest’anno ci divertiremo.