Lazio in emergenza col Napoli, ma Pioli vuole ancora stupire
di Paolo Colantoni*
La Lazio arriva allo scontro diretto con il Napoli con il vento in poppa, grazie ai risultati delle ultime settimane, ma in grande emergenza.
La squadra di Pioli è stata protagonista di una prima parte di stagione sorprendente. Nonostante lo scetticismo iniziale , è stata capace di viaggiare al ritmo di Juventus e Roma, totalizzando 28 punti nelle ultime 14 gare di campionato. Gli stessi dei cugini giallorossi e tre in meno della Juventus di Allegri.
Una squadra che, dopo un inizio thrilling (tre punti nelle prime quattro giornate di campionato) ha trovato il suo equilibrio, sorretta da una mentalità offensiva e dai numeri dei suoi giocatori migliori.
Alla vigilia della sfida contro il Napoli l’ambiente laziale, generalmente freddo e poco incline a facili entusiasmi, era pronto a vivere una sfida di alta classifica, con la consapevolezza di giocarsela alla pari. Purtroppo però, tre giorni fa lo scenario è mutato in maniera netta, quando dall’infermeria è arrivata una doppia, terribile mazzata.
In un colpo solo Stefano Pioli si trova costretto a rinunciare al suo miglior difensore (De Vrij) e a Felipe Anderson, stella indiscussa dell’ultimo mese biancoceleste.
Assenze che, per forza di cose, modificheranno le ambizioni di una squadra che nell’ultimo periodo era stata capace di riaccendere l’entusiasmo in una piazza generalmente fredda e scettica.
Defezioni ancor più pesanti se aggiunte a quelle di Marchetti (squalificato) e dei lungodegenti Gentiletti, Ciani, Brahfeeid, Gonzalez ed Ederson.
Pioli sarà chiamato a scelte importanti.
Chi ha imparato a conoscerlo in questi primi mesi romani, è pronto a scommettere che, nonostante le defezioni, non modificherá il suo credo offensivo.
Da agosto ad oggi il tecnico laziale ha lavorato duro sulla mentalità di una squadra troppo abituata in passato a speculare sul gioco avversario.
Con Reja prima e con Petkovic poi, la Lazio ha sempre pensato prima a non prenderle, rinunciando ad un gioco spregiudicato, nonostante la grande quantità di fantasisti e mezze punte a disposizione.
Oggi invece la Lazio di Pioli è padrona del proprio destino. I giocatori sembrano recitare alla perfezione uno spartito tattico che conoscono a memoria. La prova è arrivata nella sfida di coppa Italia contro il Torino quando, nonostante nove cambi rispetto alla formazione che era scesa in campo tre giorni prima nel derby, la Lazio ha stupito tutti, giocando un calcio intraprendente è offensivo.
Per la sfida al Napoli di Benitez, Pioli si trascina due dubbi di formazione: in caso di conferma del 4-2-3-1, che è stato utilizzato un po' a sorpresa nel derby, ma ha portato a risultati importanti, sará Keita a sostituire Felipe Anderson, con Mauri e Candreva a formare la batteria di trequartisti alle spalle di Djordjevic.
Con Biglia e Parolo davanti alla difesa, il pacchetto arretrato sarà composto da Basta, Cana, Radu e Cavanda.
Qualora Pioli dovesse optare per il 433, Cataldi affiancherebbe Parolo e Biglia a centrocampo, con Mauri e Candreva a supportare Djordjevic.
Dubbi che il tecnico si porterà dietro fino a poche ore dall’inizio del match.
Una sfida di alta classifica. Una gara che, al netto delle numerose assenze, la Lazio vuole giocarsi alla pari.
*L'autore lavora per Radio Ies e conduce 56 Lazio su Teleroma 56