L'albero delle rose e delle rosee
di Lucio Fava Del Piano
Pochi giorni a maggio, le rose sono pronte a fiorire. In anticipo sulla stagione, sulle rosee pagine della Gazzetta stanno invece già fiorendo le puntuali avvisaglie di apocalisse sul Napoli. Previsioni, indiscrezioni, retroscena disegnano l’inevitabile futuro foschissimo per una squadra che, addirittura, ha l’ardire di esistere e di voler competere. Il tutto, rigorosamente, senza un fatto, una parola, un sopracciglio inarcato in modo innaturale, niente. Ultima in ordine di tempo, l’improvviso, presunto “gelo” tra De Laurentiis e Sarri. Un “silenzio assordante”, scrive la rosea in prima pagina, che potrebbe portare il presidente a non rinnovare il contratto dell’allenatore in caso di terzo posto “fatale”. E fa niente che poche settimane fa De Laurentiis avesse confermato pubblicamente Sarri, senza apparenti condizioni. Alla base di un “rinnovo tutt’altro che certo” ci sarebbero un certo nervosismo in panchina, i magri risultati contro le big e il “tema mercato”, ovvero il fatto che Sarri non abbia mai fatto giocare i nuovi acquisti di gennaio. Una ricostruzione minuziosa, che dà finalmente spazio alle perplessità di tantissimi tifosi, convinti come noi che con Regini più spesso in campo adesso la Juve non starebbe festeggiando lo scudetto. Sarri, da parte sua, "si aspetta un rinnovo automatico, a prescindere dal piazzamento finale, con conseguente adeguamento di stipendio”, si sarebbe sentito poco protetto dalla società nei omenti più delicati della stagione, non avrebbe condiviso il mercato di gennaio e potrebbe non aver condiviso la scelta del silenzio stampa. Cioè, non è che qualcuno abbia detto che Sarri non lo ha condiviso, ma non avendolo mai Sarri esplicitamente condiviso (e non si vede come avrebbe potuto, essendo appunto in silenzio stampa…), la Gazza ipotizza - con un ricamo degno del miglior Dybala, un nome a caso - che potesse non necessariamente essere d’accordo. Insomma, un gelo. Un gelo talmente gelato e raggelante, che alla fine non si capisce neanche se sia De Laurentiis contro Sarri, o Sarri contro De Laurentiis. Ai posteri l’ardua sentenza. Altra sentenza che la Gazzetta ha già emesso e passato in giudicato è quella relativa alla permanenza a Napoli di Higuaìn. Quello stesso giocatore, vale sempre la epna ricordarlo, di cui la rosea a giugno scorso scriveva “non si vede come possa rimanere al Napoli”. E che invece, strano a volte il destino, è rimasto proprio a Napoli, e volendo ha anche giocato una stagione non propriamente da minimo sindacale. Ma comunque, non paghi delle prodezze dello scorso anno, adesso i rosei ripartono in quarta. E parlano di un Gonzalo che non “ha gradito” l’atteggiamento dei suoi compagni sul campo della Roma e prima su quello della Juve. Il che farebbe nascere "un interrogativo: basterà il secondo posto e la Champions per trattenere il Pipita?”. E visto che recentemente la Gazza si è buttata sul gioco, si improvvisa bookmaker sentenziando che “al momento le percentuali sono alla pari”. Insomma, ricapitolando: Sarri via se il Napoli arriva terzo perché non ha fatto giocare Regini, Higuaìn forse via anche col secondo. E siamo ancora a fine aprile...