L'albero dei gufi anzi dei meli

Ovvero della sparata di Felipe Melo e di altre amenità
  • di Lucio Fava Del Piano

     

    "Higuain? MELO mangio".

    Il giorno dopo Napoli-Inter non si può che partire da qui, dalla clamorosa autogufata che Felipe Melo, con la fattivissima collaborazione dei giornalisti della Gazzetta dello Sport, ci ha regalato venerdì mattina sulla prima della rosea. Collaborazione perché in realtà l'uomo che la Fiorentina riuscì a farsi pagare dalla Juve una venticinquina di milioni non aveva detto nulla di quell'aggressivo virgolettato. Ma tant'è, i voli dei gufi disegnano a volte traiettorie impercettibili, come gli uccelli resi immortali da Franco Battiato. E poi, virgolettato o no, Felipone si era mostrato ben sicuro - ai limiti della spavalderia - di poter fare risultato al San Paolo. Motivo per cui, il fatto che ieri sera abbia giocato zero minuti aggiunge goduria a goduria, una specie di dolcissima ciliegina su una torta già di suo luculliana. Melo a parte, la Gazza ha provato in tutti i modi a spingere l'Inter verso i meritati orizzonti di gloria. Da Oscar il titolo di sabato, "Mancini ha l'antidoto, se c'è il muro non si passa", spiegato nei dettagli dalle parole dell'articolo secondo cui il duo Miranda-Murillo "sa come si ferma Higuain". Ora, per quelli cui fosse sfuggito, Miranda e Murillo sono quei due che gonfalone nostro ha brutalizzato sul l'azione del secondo gol, dopo non avergli fatto capire niente sul l'azione del primo gol. Quanto agli antidoti, forse il Mancio avrebbe fatto meglio a procurarsene uno contro i bruciori di stomaco, viste le reazioni scomposte a fine partita. Sempre sulle pagine rosa, domenica mattina si ricordava che l'Inter non vince al San Paolo dal 1997 (e magari un motivo ci sarà, no...?). E poi, con l'aria di chi la sa lunga, ammoniva di stare "attenti a Palacio". Che ha seguito la partita dalla panchina, gomito a gomito con Felipe Melo. E a proposito di quel l'ultima vittoria, la Gazza era andata a rispettare perfino Fabio Galante, dimenticabile difensore nerazzurri, autore in quella remota occasione del gol vittoria. Galante, pur dicendo sì speranzoso che potesse vincere l'Inter con gol decisivo di Icardi, era costretto ad ammettere che con Higuain "è come partire da 1-0". Infatti.

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