La playnapolist di Napoli-Milan
di Raffaele Calvanese
Quando la capolista pareggia a Bologna e a te tocca giocare di Lunedì la pressione che ti arriva è doppia. La possibilità del controsorpasso, la vetta del campionato nuovamente a portata di mano. I pensieri si affollano in testa e rischiano di annebbiare anche le gambe. Il Milan dal canto suo vive un momento di crescita, ma nonostante ciò viene a Napoli a fare una partita da provinciale, barricato nella sua metà campo. Il risultato è un pari che frustra le nostre ambizioni e premia il ridimensionamento rossonero.
Roberto Angelini - Respira
Hai corso tutto il giorno, è solo Lunedì e ti senti stanco…
Il riassunto della partita azzurra è tutto in questa frase. Febbraio è un mese delicato e ci sta costando punti importanti. Le gambe cominciano a tremare, accusando un po’ della fatica data dalla volata che ci ha tenuti in vetta fino a due giornate fa. Nel frattempo sono ricominciate le coppe e considerando anche gli impegni infrasettimanali questo è il terzo turno in cui non riusciamo a cogliere una vittoria. Sono giorni cruciali in cui la testa deve contare più dei muscoli.
U2 - Magnificent
Il Napoli parte forte, pressa e si piazza stabilmente nella metà campo rossonera, il primo tempo è una costante azione offensiva partenopea anche se appare chiaro che la manovra non è brillante come nei giorni migliori. merito di quest’imprecisione è anche del Milan che si chiude ordinatamente e fa molta densità in difesa. La partita sembra nervosa e la porta di Donnarumma comincia ad apparire troppo piccola per gli attaccanti azzurri fino a quando quasi alla fine della prima frazione Insigne indovina sblocca il risultato grazie ad un caparbio tiro che sfrutta una deviazione di un avversario. La palla rotola sorniona in rete in una frazione di secondo che pare interminabile. Lorenzo il magnifico fa esplodere Fuorigrotta.
Semisonic - Closing time
Il Milan di stasera è lontano parente della squadra protagonista dei fasti europei ma sembra allontanarsi gradualmente anche da quello di inizio stagione a cui rifilavamo quattro gol in casa sua. I rossoneri hanno affrontato quattro delle prime cinque squadre in classifica nelle ultime giornate senza perdere. A Napoli i diavoli vengono a fare una partita difensiva vecchia maniera, tutti o quasi dietro la linea della palla, e come con la Juventus, questo atteggiamento ci mette in difficoltà lasciando poco spazio ai nostri cursori di fascia e tenendo sempre a bada Higuain. La trama è semplice ma nonostante ciò il Napoli riesce a passare in vantaggio salvo farsi agguantare in meno di cinque minuti.
Dente - Coniugati passeggiare
Le mie ali bianche per te, sono ali bianche perché sai che oggi io non volo più
Contro la Juventus lo avevamo capito, e stasera il copione si è ripetuto, ad un certo punto il calo fisico ha tagliato le gambe degli azzurri ed ha annebbiato anche la lucidità in fase offensiva. Di certo non potevamo aspettarci che questa squadra fosse un rullo compressore disumano non accusando la stanchezza di un girone d’andata stupefacente, ma queste ultime tre partite sono state un brutto colpo al morale che insieme ai punti sta togliendo anche fiato alla squadra. Al netto di una naturale flessione il Napoli ha comunque giocato bene tutte e tre le ultime partita e non le ha vinte per alcuni episodi sfavorevoli, come del resto stasera è passata in vantaggio grazie alla stessa deviazione che ci aveva condannati a Torino. Probabilmente Sarri comincerà a far ruotare qualche uomo chiave in cerca di risposte da chi fino ad ora scalpitava, di certo dobbiamo far qualcosa per ritornare a correre invece che passeggiare.
Nicolò Carnes - La Rotazione
C’è da qualche parte un amore che uccide gli inverni
Smaltita la rabbia per il pareggio, sbollito il nervosismo e la frustrazione per il mancato sorpasso alla Juventus resta la consapevolezza di avere una squadra che cerca il risultato in ogni partita. Perché se è vero che non riusciamo a vincere da tre partite è altrettanto vero che in tutte queste partite non abbiamo lesinato uno scatto, una verticalizzazione. C’è una squadra che esce dal campo con la maglia sempre sudata, a volte addirittura anche più di quanto servirebbe. Ora serve avere i nervi saldi e giocare le partite una ad una, ce ne saranno molte ravvicinate e solo applicando una rotazione degli uomini e facendo tirare il fiato alle nostre risorse più preziose che ne usciremo. Scegliere chi e quando deve riposare non è compito nostro, per questo possiamo affidarci al nostro allenatore. Quello che compete a noi è tifare.
Forza Napoli Sempre