La PlayNapoList di Lazio–Napoli 0-2
di Raffaele Calvanese
In onore dei tifosi biancocelesti molte delle canzoni di questa Playlist saranno trasmesse dal versante della musica black, perché Napoli avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello del ritmo. Espugnare la capitale, dal lato debole, dopo aver dovuto ingoiare bocconi amari la scorsa stagione è una soddisfazione doppia, ma il tempo è galantuomo e il nostro lavoro sta pagando. E’ bello tornare dalla capitale con tre punti e tanto orgoglio.
Isaac Hayes – Shaft
Andiamo avanti un passo alla volta, ogni partita sembra nascondere passi falsi, invece partita dopo partita ci scopriamo più forti e consapevoli dei nostri mezzi. Il problema non sono più gli avversari ma noi. Siamo sempre e solo contro noi stessi perché quando ci si trova davanti a tutti guardare indietro non è certo la cosa migliore da fare. Seguiamo la nostra strada, disegnamo le nostre traiettorie e continuiamo con il nostro lavoro.
Curtis Mayfield – Superfly
Superfly è il film emblema della “Blaxploitation”, viene citato ed omaggiato da Quentin Tarantino con il suo bellissimo Jackie Brown, ma soprattutto questo film è passato alla storia per la sua colonna sonora, interamente ad opera di Curtis Myfield. Il protagonista è uno spacciatore, come i nostri calciatori che girano la penisola distribuendo massicce dosi di bel calcio. Il palleggio del Napoli con fitte trame a centrocampo ed improvvise verticalizzazioni fino ad ora è riuscito a tenere in scacco quasi tutte le nostre avversarie. Continuiamo così, con il nostro gioco carico di groove.
Afterhours – Voglio una pelle splendida
“voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida”
Irrati è un allenatore che prima di ieri sera pochi conoscevano, adesso il suo nome è sulla bocca di tutti. Purtroppo questo arbitro è salito alla ribalta per una serata davvero da dimenticare per la tifoseria biancoceleste. Non è purtroppo la sola, quella laziale, a contraddistinguersi per i cori razzisti nei confronti di calciatori di colore. L’Italia, e non lo scopriamo adesso, è un paese fortemente in ritardo su temi sociali, basta vedere il dibattito che si sta tenendo sulle unioni civili. Ieri sera all’Olimpico però l’arbitro ha messo un punto esclamativo, perché troppo spesso questi cori si sentono e vengono ignorati, ci si gira dall’altra parte, ed ogni volta che un gesto del genere viene ignorato l’eco diventa più forte. Ieri sera non è stato così.
U2 – With or without you
Contro l’Empoli c’erano state due ammonizioni pesanti che avevano impedito ad Allan ed Hysaj dalla formazione titolare, ma Sarri non si è fermato a questo, ha buttato oltre a Maggio e David Lopez anche Strinic nella mischia, e la formazione ha tenuto. Va detto che la Lazio di quest’anno è poca cosa, una formazione allo sbando, ma giocare all’olimpico è sempre dura, ieri sera lo è stato ancora di più perché il calcio giocato è stato condito dall’odio razziale, facendo scoprire a chi fino ad ora continuava a girarsi dall’altra parte che la Serie A vivacchia in un mondo che non esiste più, un contesto ignorante che va combattuto con gli esempi positivi, ed ultimamente ce ne sono davvero pochi da seguire, uno di questi è certamente Koulibaly che ha reagito ai cori con un’eleganza pari a quella che ha in certi interventi difensivi.
Journey – Don’t stop Believing
La canzone dei Journey è un grande classico, l’aspetto interessante è che la sua fama è dopvuta più che altro a dei rifacimenti o a delle parodie, vedi la sigla della serie Tv Glee, o perché è la canzone preferita del protagonista di Scrubs. Sta di fatto che racconta bene cosa si prova ad essere un tifoso del Napoli, non bisogna cedere, partita dopo partita tocca crederci perché sono gli altri a correrci dietro mentre fino a poco tempo fa eravamo noi quelli che rincorrevano. Non smettiamo di crederci.
Forza Napoli Sempre