Il pagellone di Verona-Napoli
Andujar 5; Mesto 4,5 Albiol 5 Britos 4,5 Ghoulam 5, Inler 5 David Lopez 4, De Guzman 4 Hamsik 5 Mertens 5,5, Zapata 5,5. Callejòn 5,5 Higuaìn 5,5 Gabbiadini 6,5. Benitez 5
Quando pensi di averle viste tutte questo Napoli ha la capacità di stupirti ancora. In negativo. Accade così che Toni si trasformi in un guizzante attaccante imprendibile nello stretto, più in generale la squadra sbaglia tutto fin dal sottopassaggio. Il Verona, istruito a dovere da Mandorlini, ci attendeva al varco dopo la sestina dell'andata ed interpreta un match tutto corsa ed aggressività. Al resto ci pensa il Napoli. Il modo in cui difende sul primo gol è comico, quello in occasione del raddoppio grottesco. Nulla funziona come dovrebbe. La regia di Inler è compassata, ma peggio fa David Lopez che "impreziosisce" la sua prova con un'apertura geniale che innesca il contropiede del due a zero scaligero. Mertens almeno ci prova, Hamsik e, soprattutto, De Guzman passeggiano come in una finale terzo e quarto posto nei tornei da bar, anzi no lì si corre alla morte in ogni partita. Zapata è poco servito e nell'unica circostanza in cui potrebbe colpire si fa comunque stoppare. Sulla linea difensiva meglio non dilungarsi: non vorremmo subissare di lavoro l'ufficio legale di Extranapoli. Il palo di Gabbiadini non muta di una virgola il giudizio su una prova che resta imbarazzante. Se il Napoli formato trasferta è questo, senza dimenticare Torino e Palermo, allora giovedì a Mosca ci sarà da tremare. Parecchio. Ci capisce poco pure Benitez che ritarda oltremodo i cambi e dimostra di essere in affanno in questo cruciale passaggio dell'intera stagione.