Così Mario Sconcerti decretò (per nostra fortuna) la fine di Marek Hamsik

L’ALBERO DEI GUFI – In un periodo nel quale le cose girano per il meglio diventa più difficile avvistare i soliti sapientoni della vigilia. Ma anche in occasione di Napoli-Udinese non sono mancate le eccezioni
  • di Lucio Fava del Piano

    "Napoli-Udinese? Stiamo preparando la gara con grande determinazione. La squadra è carica. Arriviamo al San Paolo dopo l'importante vittoria esterna ad Empoli e dopo il pari con la Juventus. Proveremo a riscattare la partita di Coppa Italia e a portare a casa almeno un punto”. Sfortunatamente per Cristiano Giarretta - ds dell’udinese con il quale speriamo di mantenere ottimi rapporti, almeno finché non ci avrà venduto Allan - carica e determinazione non bastano quando incontri una squadra in cui giocano, ad esempio, un bergamasco ciuffettone che dice al compagno “passamela lì” e un tatuato slovacco che sorride pensando “ragazzo benedetto, tu ancora non mi conosci bene, ma io avevo pensato di passartela lì più o meno da quando mi sono tirato su i calzettoni nello spogliatoio”.

    Non è facilissimo avvistare gufi in un periodo in cui si vincono tutte le partite (tranne quelle rubate) e in Paese in cui anche i gufi - parafrasando Flaiano - sono sempre pronti a correre in aiuto del vincitore.

    E infatti alla vigilia della partita al massimo qualche pierino aveva provato a mettere in guardia il Napoli. Per Pasquale Tina “contro l’Udinese si dovrà stare attenti”, per Massimo Caputi " il Napoli dovrà fare molta attenzione nell’imporre il proprio gioco senza scoprirsi e non sarà semplice”, per Stefano Bizzotto "non credo sia una partita segnata in partenza, il Napoli dovrà sudarsela”.

    Parole quasi identiche anche per Serse Cosmi ("per il Napoli non sarà facile anche perché la squadra di Stramaccioni ha grande entusiasmo dopo aver fermato la Juventus”), ancora più blando Gennaro Iezzo (“nessuna partita è facile in questo periodo”). Insomma, siamo proprio al minimo sindacale della cautela.

    Per questo non resta che sorridere con Mario Sconcerti, che forse guarda altre squadre con più attenzione che non il Napoli, tanto da arrivare a sostenere che "De Guzman si è ormai integrato al meglio, ha praticamente sostituito in tutto e per tutto Hamsik”.

    Casomai domenica pomeriggio avesse avuto altro da fare, gli segnaliamo che contro l’Udinese Hamsik era in campo a insegnare calcio e DeGuz - al quale vogliamo bene fin dalla prima di campionato, sia chiaro! - è entrato (non certo al posto di Marek) giusto in tempo per mangiarsi il solito paio di gol. Che non è proprio la stessa cosa...

     

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