Come sostituire Rafael? Meglio Colombo di un altro svincolato

Reina ha bisogno di qualche pausa ogni tanto, per struttura fisica: dopo l’infortunio al brasiliano bisogna decidere se affiancare a Pepe qualche portiere senza contratto, come il tedesco Tim Wiese. O puntare sull’attuale “terzo” della rosa
  • [In foto Roberto Colombo]

    di Errico Novi

    Su Rafael il Napoli aveva puntato forte. È ancora tutta in piedi la scommessa ma i tempi per vincerla si allungano, e di molto. Rafa Benitez avrebbe voluto progressivamente avvicendare Reina con il 23enne portiere brasiliano. Il tecnico spagnolo sa quanto siano scarse le probabilità che Pepe resti in azzurro. Nei suoi piani c’era dunque il consolidamento del ruolo di Rafael come punto fermo della squadra. Mossa giusta, utile ad arrivare alla prossima stagione con un portiere ancora più ricco di esperienza. Tutto rinviato invece. Il brasiliano ha deciso di volare in Brasile. Sarà uno specialista di San Paolo, Renè Abdalla, a ricostruirgli il legamento crociato anteriore. Non il professor Mariani, chirurgo ortopedico di fiducia del Napoli. Rafael resterà oltreoceano per due o tre mesi, i tempi di recupero per questo genere d’intervento difficilmente sono inferiori a sei mesi. A conti fatti vuol dire che l’estremo difensore rischia di presentarsi al ritiro estivo con qualche ciclo di fisioterapia ancora da effettuare.

    Aspetto che spiega ancora meglio il disappunto di Benitez. Di fatto si complicano anche i piani per la prossima stagione. Certo non ha senso desistere dall’investimento tecnico fatto sul numero uno paulista. Ma a questo punto bisogna mettere in conto, a giugno, l’arrivo di un portiere di spessore: uno che possa mettere il Napoli al riparo da ogni rischio, e che consenta a Rafael di fare una rieducazione come si deve, senza pericolose forzature. Può essere Andujar l’elemento adatto a fronteggiare l’emergenza? C’è da sperarlo. Tutto questo sempre che non si riesca sul serio a trattenere Reina. Ma a riguardo pesa molto l’ambizione di andare a Barcellona che lo spagnolo legittimamente coltiva.

    Benitez dovrà valutare in fretta anche la necessità di prendere un portiere svincolato, e inserirlo immediatamente come secondo alle spalle di Pepe. È abbastanza chiaro che Reina non è uno che fa cinquanta presenze a stagione. Si ferma non di rado, per una struttura fisica potente che ogni tanto richiede qualche pausa. Ma siamo sicuri che in giro ci siano portieri senza squadra all’altezza dell’Europa league e della Serie A? C’è quanto meno da dubitarne. A parte il fatto che forse abbiamo già dato con Reveillere, in fatto di svincolati, ma certamente Rafa avrà già ben considerato se non sia il caso di affidarsi a Roberto Colombo, che è in azzurro già da tre anni e che conosce compagni e gioco. In questo caso sarebbe utilizzato stabilmente come terzo portiere il giovanissimo Nikita Contini (il nome di battesimo gli viene dalla madre ucraina), attuale estremo difensore della Primavera. Se invece Benitez optasse per l’ingaggio di un portiere svincolato, la scelta potrebbe cadere sul 32enne Tim Wiese, che da poco ha rescisso il suo contratto con l’Hoffeneim.

    Si tratta di un giocatore che ha vissuto una carriera piuttosto altalenante: due “medaglie di bronzo” come terzo portiere della nazionale tedesca, ai Mondiali del Sudafrica e agli Europei del 2012 in Polonia; ma anche infortuni (problemi ai legamenti anche per lui) e svarioni memorabili (uno contro la Juve nella Champions 2005/2006, quando era al Werder Brema). Insomma una scommessa, che andrebbe a cadere oltretutto su un estremo difensore non propriamente noto per l’abilità con i piedi, molto richiesta da Benitez. Colombo invece fa parte del gruppo, ha alle spalle una discreta carriera e la carta d'identità, che dice che ad agosto compirà 39 anni, ci ricorda che tra i pali hanno ben figurato anche giocatori più anziani (da Antonioli a Ballotta, la lista è lunga). Tra l’altro alcune sue vicende personali si intrecciano felicemente con quelle della squadra. La sua primogenita è nata nella magica notte della Coppa Italia vinta contro la Juventus, il 20 maggio del 2012. Ed è stata battezzata Alice Vittoria proprio per questo. Tre giorni fa c’è stato un altro fiocco rosa, in casa Colombo: la signora Claudia ha dato alla luce Giulia Maria. È il caso di prenderlo come un auspicio.

    Intanto va detto che se Rafael è davvero destinato a essere il futuro del Napoli, forse questo spiacevole intoppo servirà a far riflettere chi era scettico sul suo conto. Si sa che dell’importanza di certi giocatori ci si accorge davvero solo quando mancano: vedi Mesto, per non dire di Zuniga o Behrami. Di sicuro Rafael ha dimostrato di saper reagire alle disavventure con la forza del sorriso: «Ringrazio tutti per i messaggi che avete mandato», ha risposto in un video pubblicato attraverso il suo profilo Instagram, «prometto che tornerò presto e lavorerò molto per tornare al meglio e più forte che mai. Un abbraccio e grazie». Molto belle anche le parole pronunciate dalla moglie del portiere, Vanessa, sempre attraverso un videomessaggio postato sul social network: «Quando ho detto sì, ho accettato di essere tua moglie, la tua compagna... per condividere i momenti belli e quelli brutti, i sorrisi e i pianti, quando si cade e quando ci si rialza, le preghiere senza sosta! Sarà sempre così, mi prendo cura di te, come tu ti prendi cura di me! Da qui all’eternità». Il fatto che Rafael abbia al suo fianco una compagna così rassicura.

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