Napoli-Udinese 3-1 e la doppietta del Pocho, nuovo re della città
di Domenico Zaccaria
Nell’anno del ritorno in Serie A ci aveva fatto simpatia da subito, con quella faccia da scugnizzo e la zazzera totalmente fuori moda. Avevamo iniziato ad apprezzare le sue doti sul campo proprio contro l’Udinese, nella trionfale trasferta in terra friulana alla seconda giornata. Eppure su Ezequiel Lavezzi non mancavano le perplessità: di lui si diceva che era discontinuo, segnava poco, non era mai decisivo. E così, per entrare definitivamente nel cuore dei napoletani, il Pocho avrebbe dovuto attendere un intero girone di campionato. E più precisamente la nuova sfida ai friulani, Napoli-Udinese del 2 febbraio. Una partita molto, molto delicata perché dopo un ottimo inizio gli azzurri guidati da Edi Reja erano incappati in una serie di passi falsi: la vittoria mancava addirittura al 9 dicembre (1-0 al Parma) e nel frattempo, in mezzo a tanti pareggi, c’erano state due sconfitte amare a Milano (2-5) e a Cagliari (1-2). Il Napoli, insomma, rischiava seriamente di essere risucchiato nella lotta per non retrocedere. E fu allora che il Pocho Lavezzi decise di prendere il Napoli per mano e di far innamorare definitivamente il popolo del San Paolo: fuga sulla destra e cross per l’autogol di Zapata; poi, dopo il pareggio di Pepe, gran botta di destro da fuori area per il 2-1; mancava però la ciliegina finale, puntualmente servita: pallonetto di sinistro su Handanovic in uscita per il 3-1. Con tanti saluti a chi sosteneva che non fosse mai decisivo.