Milan-Napoli in cinque clic
di Francesco Albanese
1985-86 Milan-Napoli 1-2
Il Napoli espugna San Siro con due gol d’autore (Giordano e Maradona). Scrive il suo nome nel tabellino anche l’indimenticato Di Bartolomei. A referto non compare il nome di Garella che invece è decisivo con più di un intervento. Milano sbancata e terzo posto assicurato. Da allora sarebbero passati 27 anni prima di rivedere gli azzurri passare in casa del Diavolo
1987-88 Milan-Napoli 4-1
Il Napoli campione d’Italia arriva a Milano dopo la sosta natalizia e sono dolori. Il neo pallone d’oro Gullit e tutta l’orchestra di Arrigo Sacchi danno agli azzurri una memorabile lezione di calcio, nonostante lo splendido vantaggio partenopeo siglato da Careca in avvio. Una batosta che segnerà tutto un campionato finito come sappiamo quel giorno di maggio. Negli spogliatoi fu Bagni uno dei pochi a parlare: “dobbiamo fare nucleo” disse. Non fu così.
1993-94 Milan-Napoli 2-1
E’ l’anno con Lippi in panchina. Nel primo tempo fa tutto Pecchia che prima spacca la testa a Baresi con una pedata e poi al 45’ porta il Napoli in vantaggio. Di Canio imperversa sulla destra, Thern alza la diga a centrocampo, ma alla fine è il Milan di Capello a prevalere. Pareggia Panucci con un sinistro a giro, mentre all’ultimo sospiro Albertini gela Di Fusco (e cinque milioni di tifosi) su punizione.
1994-95 Milan-Napoli 1-1
Si va in trasferta in casa di quella che ormai è a tutti gli effetti una squadra leggendaria. A San Siro arriva un Napoli umile al quale zio Vujadin Boskov ha restituito dignità dopo l’incerta guida di Guerini. E’ un monologo dei padroni di casa che passano con Simone e sfiorano a più riprese il raddoppio con il Genio Savicevic. A un minuto dallo scadere Fabio Cannavaro si trova incomprensibilmente nella metà campo avversaria, chiude gli occhi e quando li riapre il pallone è terminato alle spalle di Sebastiano Rossi. La felicità in un attimo.
2013-2014 Milan-Napoli 1-2
Benitez è da poco approdato in azzurro e in quel 22 settembre centra un’impresa attesa per 27 interminabili anni. Il successo lo firmano Britos (!) e Higuaìn, ma come accaduto nel 1986 protagonista è ancora una volta il portiere. Reina, come Garella allora, è assoluto protagonista della sfida: lo spagnolo para anche il primo rigore in carriera a Balotelli. Il Napoli formato Rafa nasce quella sera.