Il pagellone di Napoli-Slovan Bratislava
Andujar 6, Maggio 6, Koulibaly 6,5, Britos 6, Ghoulam 6,5, Gargano 5,5, Inler 6,5, Callejòn 5,5, Hamsik 6,5, Mertens 7, Zapata 7
De Guzmàn 5,5, Mesto sv, Higuain sv
Benitez 6
Si doveva vincere. Così è stato. Si doveva vincere bene. Così è stato. Dovevamo ritrovare Mertens e Hamsik. Così è stato. Certo, lo Slovan probabilmente non vale il Pisa, ma in questo momento toccava ritrovare un po' di fiducia, non subire gol e finire primi nel girone di Europa League. Partita sotto ritmo, addormentata ulteriormente dall'uno-due azzurro nel primo quarto d'ora con un gran gol di un ottimo Dries e una bella girata di un volenteroso Marek, sempre su assist del belga. Match virtualmente finito e tanta accademia. Al punto che ci si innamora di Andujar perché nel vuoto dello stadio si sentono solo le sue urla, una bella novità rispetto a Rafael silenzioso con i compagni e ciarliero solo con Dio. Per il resto Ghoulam conferma che qualche cross lo ingarra da un po' a questa parte, Maggio tira in porta per la prima volta da tempo immemore, Koulibaly sta ai compagni di reparto come Baresi a Bonera, Callejòn non riesce più a segnare neanche agli slovacchi e Zapata, a oggi, è il titolare e Higuain la riserva abulica. Duvan è un grande mistero: passi una partita ad aver paura d'aver preso il Calderòn nero e poi ti piazza una giocata alla Weah.
Non c'è da star troppo allegri, visto che s'è ballato in difesa anche oggi in un pugno di occasioni e data la mediocrità dell'avversario. Ma di questi tempi, nulla è scontato: quindi bene così e ora tutti a Milano.
(Francesco Albanese, Errico Novi, Boris Sollazzo)