Baggio e Balotelli tra i più sopravvalutati della storia? Da Bucchi a Zanini, ecco la top-20 del Napoli

Dopo la classifica del Telegraph abbiamo chiesto ai nostri lettori di indicarci i loro incubi peggiori. Vince, per netto distacco, Josè Luis Calderon. Ma come dimenticare William Prunier?
  • ilmattino.it

    di Domenico Zaccaria

    Ogni tifoso custodisce gelosamente il proprio incubo peggiore. A volte si tratta di un ricordo recente ma più spesso affonda le sue radici in un passato lontano, quando i calciatori si pagavano con le care vecchie lire e, come ha raccontato Francesco Albanese su questo sito, il calciomercato si seguiva comprando la Gazzetta dello Sport di due giorni prima. E’ l’incubo del giocatore che, per gli addetti ai lavori, gli ex calciatori e il presidente di turno ti farà svoltare la stagione, prendendo per mano la squadra e conducendola verso straordinari trionfi; e invece, passati solo pochi mesi, ti accorgi che il suo apporto è stato nullo e che al massimo ti ha condotto a una sofferta salvezza. All’indomani della criticatissima classifica del Telegraph sui venti calciatori più sopravvalutati della storia, noi di Extranapoli non potevamo esimerci: così abbiamo chiesto ai nostri lettori di indicarci il loro “prescelto” per comporre la top-20 azzurra. Che diciamocelo subito, ha avuto un trionfatore assoluto: Josè Luis Calderon! Sì, quello dei 23 gol in 41 presenze all’Estudiantes, acquistato da Ferlaino nell’estate del 1997 per ben 7,5 miliardi. “Dopo Careca, finalmente il Napoli ha un nuovo grande centravanti sudamericano”, si affrettò a sentenziare qualcuno; e in effetti anche io, all’epoca 17enne, ero convinto che questo attaccante venuto da lontano mi avrebbe fatto gioire tante volte. Sei presenze, zero gol e una drammatica retrocessione è il bilancio dell’esperienza italiana di Calderon. Una stagione maledetta, quella del 1997-98, che non poteva non avere ripercussioni sulle scelte dei nostri lettori: e così, restando all’attacco, ecco che anche Igor Protti ha ricevuto più di una menzione: capocannoniere a Bari solo due stagioni prima, a Napoli ne mise dentro solo 4 in 27 presenze, per poi tornare a segnare con continuità con le maglie di Reggiana e Livorno. E sempre restando a quella maledetta stagione, i tifosi del Napoli di certo non dimenticano il difensore francese William Prunier. Ferlaino lo presentò così: “Non sarà un adone, ma vi assicuro che è un giocatore di grande efficacia”. Quanto a bruttezza, in effetti, non era secondo a nessuno; in campo, invece, lo vedemmo solo 3 volte!  

    Ma andiamo per ordine. Fra i portieri, per i nostri lettori meritano una menzione Matteo Gianello (che rischiò anche di metterci nei guai nella sua ultima partita in maglia azzurra, ndr) e Nicolas Navarro, ricordato più per le sue scorribande serali con Lavezzi che per le prese plastiche tra i pali del San Paolo. In difesa, invece, meritano una menzione Victor Ruiz, che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi della difesa a 3 di Mazzarri, Facundo Quiroga, Ignacio Fideleff (che non ha trovato fortuna nemmeno in Grecia), un altro bruttissimo come Bertrand Crasson, due acquisti recenti come Leandro Rinaudo (strapagato dal Palermo e poi in campo per 6 volte nelle successive 5 stagioni) ed Emílson Cribari. Una citazione a parte merita Mauro Facci: dopo l’ennesimo cross sbagliato il buon Carletto Mazzone, sconsolato, si rivolse così verso la sua panchina: “Tanto non li azzecca nemmeno in allenamento”.

    E passiamo al centrocampo: qui trovano posto Nicola Zanini, la stella (?) della nazionale croata Aljosa Asanovic, Fabio Rossitto, Igor Shalimov, Jesús Dátolo (che tutti ricordano per il soprannome “Dragon Ball” e per l’unica grande prestazione nel 2-3 in casa della Juve), Marco Donadel, lo “spaccapietre” Husain e persino Gökhan Inler, sulle cui spalle evidentemente pesano i 18 milioni investiti per strapparlo all’Udinese.

    In una squadra che ha avuto numeri 10 come Maradona, Sivori e Zola, un capitolo a parte lo meritano i rifinitori: dal minuto Rubens Pasino al “Wallarito” Sosa, da David Sesa a De Zerbi, sono tanti i fantasisti che hanno tolto il sonno ai supporters azzurri. In attacco, già detto di Calderon, trovano posto Edmundo, Murgita, Bucchi, Stojak e Vargas.

    Accanto alla top-20 degli acquisti più sopravvalutati, sarebbe interessante ricordare anche quelli più sottovalutati. I primi ad esserci venuti in mente sono Romano, Lavezzi, Hamsik, Callejon e Mertens. E a voi?

     

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