Il Napoli adesso è a Defcon 1
di Francesco Albanese
Su #sarrimancini (ormai l'hashtag è obbligatorio) è stato detto tutto e il contrario di tutto ed Extranapoli non ha fatto eccezione proponendo un ventaglio di opinioni che ben riflettono le diverse anime sulle quali questo sito si fonda. Provo allora a guardare più in là e a cercare di capire quali contraccolpi i fatti del San Paolo potrebbero sortire sul cammino del Napoli da qui fino al termine della stagione. Quanto avvenuto in coppa Italia costituisce il punto di non ritorno e la controprova la si avrà già domenica contro la Sampdoria: o la squadra si compatterà unita dietro il suo mister dando vita a una cavalcata entusiasmante fino a maggio oppure il giocattolo si è rotto. Tertium non datur. Il Napoli, questo Napoli, è destinato a fare cose straordinarie in positivo come in negativo. Non credo a un Napoli capace di vivacchiare tra il terzo e il quinto posto modello ultimo Benitez, l'affaire #sarrimancini ha contorni così dirompenti che stavolta l'eruzione più volta evocata negli stadi “amici” non potrà che avere luogo. Nel giro di 24 ore la pressione mediatica, già notevole, è schizzata a livelli esagerati: in una parola siamo a Defcon 1 (da Wikipedia: Allarme Bianco - attacco in corso -: Tempo di guerra. Il Comando Strategico ordina di difendere o attaccare. Ogni operatore converge la propria operatività su uno o più progetti identificati dal comando generale. La situazione di DEFCON 1 viene invocata solo in casi gravissimi in cui la sopravvivenza della nazione viene messa in discussione oppure il comando di un’operazione sta per essere messo in pericolo. Tutta la potenza di fuoco deve essere concentrata sull’operazione attuale). C'è qualcuno che non ricorda la celebre scena del film “Wargames”? Lì si rischiava la distruzione planetaria, qua è in ballo il destino sportivo di una città. Teniamoci forte, le emozioni vissute fino ad ora sono nulla in confronto alle gioie (incommensurabili) o alle delusioni (fortissime) che questa stagione sta per riservarci.