Roma-Napoli? Puntano tutti sul 2-1 con gol del Pipita al 90°

Nei pronostici per la semifinale di andata è gettonatissima la sconfitta di misura con provvidenziale rete azzurra nel finale. Ma c’è chi sogna lo scatto d’orgoglio di Insigne e chi confida nel genio di Uvini per un 2-2 sulla carta insperato
  • Francesco Albanese - Dico 2-1: Destro, Ljajc e Higuain. A pochi minuti dalla fine diamo l’idea di essere disperati, alla ricerca di un varco per infilare la difesa romanista almeno una volta, ma non riusciamo a combinare praticamente nulla. Poi, quando sembra fatale tornare a casa con un 2-0 difficile da rimontare, arriva inaspettato Higuain con un guizzo a rimettere la semifinale in gioco. E chissà, magari un colpo di reni riuscito nel momento più difficile potrebbe diventare la molla che ci fa ripartire anche in campionato.

    Domenico Zaccaria - L'inizio è da brividi: la Roma va a un’altra velocità e segna con Destro e Ljajic. Il Napoli rischia più volte di subire il terzo gol, e invece a pochi minuti dalla fine Higuain riapre le speranze qualificazione. Il finale è un 2-1 che, visto l’andamento della gara, equivale a una mezza vittoria.

    Boris Sollazzo – “Uvini Santos a giugno”. Così canta il settore ospiti dell’Olimpico, rinviando la canonizzazione del difensore brasiliano all’estate. Il 2-2 finale è tutto merito suo: nel turnover di Benitez accanto a Raul Albiol compare lui. E al primo minuto, credendosi Inler, segna in rovesciata. Gol meraviglioso, ma stava cercando di liberare la sua area. Da lì in poi, però, non sbaglia nulla, è un monologo azzurro, ed è proprio su uno dei suoi soliti lanci illuminanti che Insigne parte in contropiede, ubriaca Benatia e Torosidis, per superare poi De Sanctis con un pallonetto. Sembra il Napoli dell’impresa contro l’Arsenal, non sbaglia nulla, pressa alto, non dà punti di riferimento ai giallorossi. E il copione non cambia nel secondo tempo, quando entra Higuain al posto di Pandev. Su uno scarico di Jorginho al limite dell’area, spara una bomba di destro. Incrocio dei pali e gol, al 70imo, il Pipita è tornato. Esce Uvini tra gli applausi, entra Fernandez. E nel recupero proprio all’argentino viene fischiato un fallo di mano inesistente. Totti sul dischetto, Reina para, ma Florenzi ribadisce in rete. Due a due, ma i partenopei hanno cancellato Bergamo.

    Tania Sollazzo - Ho una pecca... Lo confesso... Sono nata a Roma! Questa partita per me è un derby, vale anni di prese in giro, anni di trasferte , anni di orgoglio azzurro! Perciò qui a casa mia vi prego fate vedere chi siamo! 2-2, Roma in vantaggio con il solito Gervinho che brucia la nostra difesa, il Napoli non demorde e su contropiede pareggia con uno splendido tiro da fuori di Hamsik. Secondo tempo calcio d’angolo di Mertens tocca Totti, autogol. Ma la fortuna si sa non indossa la sciarpa partenopea e al 88esimo pareggia Pijanic grazie a un errore di Fernandez, 2 -2 ci vediamo al San Paolo!

    Errico Novi - Non riesco ad andare oltre il 2-1 per la Roma. Ci sarebbe modo di recuperare al ritorno, senz’altro, e quindi forse è più semplice accettare l’idea di una sconfitta stasera. Di sicuro i giallorossi, messi uno in fila all’altro da De Sanctis a Ljajc, sono più quadrati e tosti di noi. Anche se quasi certamente il Napoli giocherà con quella che dal mio punto di vista dovrebbe essere la formazione tipo: con la sola eccezione di Inler al posto di Behrami, finalmente arruolabile almeno in panchina. Ma non è solo una questione di valori tecnici. È evidente che abbiamo perso quella consapevolezza nei nostri mezzi che ci aveva consentito di vivere al di sopra delle nostre possibilità a inizio stagione, vedi Napoli-Borussia. Conservo solo un piccolo sogno. Una fantasia che si chiama Lorenzo Insigne. È la prima volta che il ragazzo torna in campo dopo i fischi di Napoli-Lazio. Lui quest’anno ha reso sì e no il 30 per cento di quanto potrebbe, sempre con la famosa eccezione di Napoli-Borussia. Ecco, immagino che nella partita in cui sembriamo destinati a soccombere gli venga un impeto d’orgoglio e ci pensi lui a mettere le cose a posto. E a trasformare quella sconfitta in un 2-2 acciuffato all’ultimo minuto.

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