Più di una sgambata
Di Antonio Moschella
Chissà quanti di noi stasera preferiranno andare a cena con amici o con la fidanzata invece di ‘perdere del tempo’ guardando una partita apparentemente insipida e senza motivazioni. Chissà quanti dei residenti a Napoli snobberanno l’invito dei loro beniamini ad accompagnarli anche stanotte, quando le stelle sono meno fioche e l’appetito è più scarso perché di fronte non c’è nessun Borussia Dortmund e il traguardo degli ottavi sembra già oltrepassato.
Eppure non c’è da lasciarsi ingannare. L’incontro di ritorno con il Trabzonspor, seppur possa essere facilmente intepretato come un allenamento infrasettimanale a porte aperte, di notte e con temperature non troppo gradevoli, va visto come un ulteriore passo verso la crescita del Napoli tutto. Le grandi squadre e le grandi società europee non snobbano nessun impegno. Inoltre le cosidette ‘riserve’ ci terranno a far vedere che sono arruolabili, in special modo Jorginho e Inler, titolari a fine agosto e messi in panchina da due ‘scarti’ come David López e Gargano, che oggi costituiscono una necessaria cerniera in mediana.
La nottata di Europa League, preambolo del sorteggio che domani farà tenere il fiato un po’ a tutti noi, va dunque interpretata come un valido test di rodaggio, una sorta di tagliando per valutare le condizioni fisiche di una squadra che si accinge a intraprendere un cammino alquanto frastagliato, con la trasferta di domenica a Torino e un’Inter ritrovata che verrà al San Paolo desiderosa di punti.
In ultima istanza, non dimentichiamo che ogni vittoria in una competizione europea è fondamentale per scalare posizioni nel ranking UEFA e ambire a una fascia più alta per i prossimi sorteggi, qualcosa che al Napoli è sempre andato storto ultimamente...