Ciro Esposito: via al processo contro Daniele De Santis
Il comune di Napoli sarà parte civile nel processo a carico di Daniele De Santis, accusato della morte del tifoso del Napoli, Ciro Esposito. Lo hanno deciso i giudici della terza corte d'Assise del tribunale di Roma che hanno accolto l'istanza dell'avvocato Alfredo Avella. Oltre a Daniele De Santis, nel medesimo processo, è imputato anche il tifoso napoletano Gennaro Fioretti, accusato del reato di rissa. La posizione di Alfonso Esposito, stralciata pochi mesi fa per un difetto di notifica ma coinvolto nel procedimento, verrà chiarita domani, quando il gup di piazzale Clodio sarà chiamato a decidere sul suo eventuale rinvio a giudizio.
I giudici hanno, invece, respinto una questione sollevata dai difensori di parte civile relativa all'ammissibilità della perizia con cui i carabinieri del Racis hanno ricostruito la dinamica dei fatti. «Questo signore -ha detto Giovanni Esposito, padre di Ciro, riferendosi a De Santis- ha aggredito un autobus come un terrorista, e questo mi pare evidente. Quello che non capisco è come si possa parlare di rissa per quanto accaduto». «Sono orgogliosa del fatto che il comune di Napoli abbia dimostrato la sua vicinanza costituendosi parte civile nel processo contro Daniele De Santis». Così, Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito sulla costituzione di parte civile del Comune di Napoli nel procedimento a carico dell'ultrà romanista accusato dell'omicidio di Ciro. Diversa l'opinione dell'avvocato Tommaso Politi, co-difensore di Daniele De Santis insieme a David Terracina, «Il nostro interesse sulla questione è limitato. Ci siano opposti per una questione puramente giuridica. Riteniamo che il comune di Napoli non abbia nulla a che vedere con questa vicenda». Il processo è stato aggiornato al prossimo 7 ottobre.