NON SONO UN'ORFANA DI BENITEZ , I DON'T TRUST IN RAFA

Perché l'addio dello spagnolo è una buona notizia. Non dobbiamo essere tristi, continuare con lui ci avrebbe rovinato.
  • di Tania Sollazzo

    Tania Sollazzo

    Non sono un'ipocrita e chi mi conosce lo sa bene, perciò cari Boris  Sollazzo, Francesco Albanese, Nello del Gatto ed Errico Novi, io oggi sorrido. Non mi mancherà Benitez, io della sua filosofia ho capito poco o niente e l'unica cosa che ho visto è una squadra che non riusciva mai a convincere davvero. Poche partite splendide, molte incommentabili, errori banali e poca elasticità da parte di Rafa. Andiamo per ordine:
    1. perché contro il Dnipro Hamsik e Mertens non partono titolari? Insomma, è la partita più importante della stagione, non c'è turn over che tenga: dovevamo vincere e basta. Contro uno squadra come il Dnipro che fa del catenaccio la sua filosofia di vita, Benitez pensa bene di lasciare in panchina gli unici giocatori in grado di tenere la squadra alta e soprattutto gli unici dotati di mezzi tecnici che altri si sognano.
    2. Una delle motivazioni che mi sono sempre state date è che grazie a Benitez è arrivato Higuain. Ottimo, ora grazie a lui andrà via. Nel suo modulo manca sempre l'ultimo passaggio, ovvero dopo tre o quattro passaggi consecutivi (se ci dice bene) in orizzontale, al momento della verticalizzazione ci perdiamo...
    In che modo Higuain può segnare? Le reti che ha realizzato finora spesso sono state opera del suo grande ingegno: pensate cosa poteva succedere con un centrocampo a tre....
    3. Abbiamo subito sempre gli stessi gol: o su calcio d'angolo, oppure con un avversario che viene lasciato completamente solo e la mette regolarmente dentro. Ammetto la pochezza dei giocatori in difesa ma qui è la concentrazione che manca, tenere l'uomo almeno nei calci d'angolo, poi, è questione di schemi.
    4. Il gioco di Benitez penso si fondi sul far girare palla, ma se contemporaneamente i giocatori non si smarcano e non fanno movimento che senso ha? È puro possesso sterile e basta. Ma loro in allenamento un pò di sana pallamano la fanno? Solo in questo modo si impara a smarcarsi e a farsi vedere dal compagno, cosa che i giocatori del Napoli non hanno mai fatto ed ecco perché spesso ricominciamo dal portiere.
    5. Sinceramente ho dei dubbi anche sulla sua capacità di capire i giocatori: perché De Guzman è stato per tanto tempo un inamovibile? È un buon giocatore, corre tanto ma spesso si perde la palla, la porta non la vede e soprattutto non sa stoppare e questo è un limite immenso per un modulo che si fonda sul possesso palla. Se non hai i fondamentali è normale che corri con il pallone e spesso te lo perdi.
    Stesso discorso vale per Rafael, non mi ripeterò su di lui, però quanti gol presi inutilmente ... Meno male che è arrivato Andujar, grazie a lui la difesa spesso poteva salire e poi i suoi rinvii spesso hanno lanciato Higuain.

    A fronte di questa mia analisi vi chiedo perché io dovrei o avrei dovuto credere in Benitez? Puro atto di fede? O forse lui poteva dare vita a un progetto? Puó darsi, ma su quali basi? Ho bisogno di capire perché per una volta mi sento un salmone, perché vado controcorrente e nel cordoglio generale non mi ritrovo ... Forse mi sono persa qualcosa, forse il calcio che voglio io, quello fatto di maglie sudate di grinta e rabbia non esiste più, forse quello di oggi è solo un calcio da salotto.

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