David e Kalidou, uomini di Rafa
Di Antonio Moschella
È sempre facile prendersela con chi, almeno fino a quel momento, è stato assente. O, nel caso di Kalidou Koulibaly e David Lopez, chi prima non era affatto conosciuto. Facile partire subito con dei pregiudizi basati su alcuna base etichettare i due ragazzoni come acquisti di secondo piano, niente a che vedere con i Top player tanto agognati.
Uno veniva dal Genk, l’altro dall’Espanyol: due realtà che nell’Europa che conta non mettono piede e che sono alla periferia del grande show. Quindi, da subito, il difensore francese e il mediano spagnolo sono stati bollati come poco validi al progetto Napoli. Peccato che gli stessi che hanno sparato sentenza così presto, avevano dimenticato che negli acquisti del Napoli Rafa Benitez ha voce in capitolo, non come accaduto a volte con Mazzarri.
Personalmente, neanch’io conoscevo Koulibaly, ma già dalle prime amichevoli mi aveva rassicurato il suo passo, la sua potenza fisica e la sua intraprendenza nell’anticipo. Lopez, invece, lo conoscevo, visto che per anni ho mangiato pane ed Espanyol, fin dai primi mesi della mia esperienza da giornalista a El Pais di Barcellona, quando la squadra catalana, con Osvaldo e un certo Callejón in squadra, aveva sfiorato la qualificazione in Europa League. Sapevo che Lopez non era un fenomeno del calibro di Mascherano o di Gundogan, ma ero consapevole che fosse un mediano pulito, bravissimo a tenere la posizione e adatto a coprire in un centrocampo a 2, come aveva fatto l’anno precedente all’Espanyol. Chiedere conferma ai colleghi di Radio Marte, che mi ‘ospitarono’ quel giorno in trasmissione, per credere.
Ora è facile parlare, ma ciò che all’inizio della stagione mi ha rassicurato su entrambi è stata la loro funzionalità al gioco di Benitez, che sicuramente ha avuto molto a che fare sul loro ingaggio. Da buon manager ‘all’inglese’, Rafa ha piazzato due colpi di tutto rispetto, a un prezzo bassissimo. Un po’ come l’anno scorso Callejón, arrivato per 8 milioni, e che adesso ne vale almeno il triplo, se non addirittura il quadruplo.
Senza scomodare termini inglesi già sopra citati oppure paragoni ingombranti, facciamo crescere questi due ragazzi. Koulibaly ha la stoffa del campione, Lopez è un mediano che al Napoli serve e servirà. Ci basti questo. Al resto ci penserà Rafa, che li ha voluti fortemente in azzurro.