Che fine ha fatto Camilo Zuniga?

I problemi in difesa sono figli anche della lungodegenza del colombiano, che da quando ha rinnovato non ha mai più visto il campo
  • goal.com

    di Antonio Moschella

     

    Ridateci Juan Camilo Zuniga. Lo dico dal profondo del cuore. D’accordo, Britos e Fernandez sono dei mediocri in mezzo alla difesa e Maggio a destra è spesso protagonista di svarioni importanti, ma il problema grave il Napoli lo ha sull’out mancino. La maggior parte delle azioni contundenti dei rivali, vedi il gol di Sardo ieri, si sviluppa spesso sulla fascia di competenza di Armero e Reveillere. Il primo ha doti più da centometrista che da calciatore (memore l’errore in fase di appoggio che propiziò il 3-1 del Dortmund poi risultato decisivo per l’eliminazione) mentre il secondo era in naftalina da maggio scorso e dovrebbe prendere la macchina del tempo per tornare a dare un’efficace copertura come quella che dava a Benitez 10 anni fa a Valencia.

    Zuniga, che ormai si è consolidato a sinistra come uno dei migliori terzini del mondo, scusitando anche l’interesse del Barcellona, è però fuori uso da quattro mesi. Tanto tempo è passato da quel 1 ottobre in cui affondò insieme a tutta la barca all’Emirates Stadium. Quel giorno aveva rinnovato fino al 2018 firmando un contratto che sanciva che avrebbe guadagnato il quintuplo di quanto prendeva in precedenza. Da quel momento in poi si sono sprecate le informazioni sul suo ritorno. Da che doveva essere disponibile dopo Natale ancora lo stiamo aspettando ora che iniziamo a preparare le chiacchiere per Carnevale. Benitez non risponde quando gli viene chiesto di quantificare i tempi di recupero effettivi e, se uno maniacale come lui non si pronuncia, vuol dire che il problema sussiste. Eccome.

    Certo, il ginocchio è l’articolazione più delicata per un calciatore e uno come Zuniga, che fa dei cambi di direzione, anticipati da simpatici balletti, il suo cavallo di battaglia, deve recuperare per il meglio. Ed è proprio nella sua posizione che il Napoli ha un disperato bisogno di migliorare. Mazzarri ci ha messo quasi 3 anni nel far conoscere al colombiano delle potenzialità devastanti, se spostato a sinistra. Ora il colombiano è uno degli uomini più importanti del Napoli. Se, infatti, Hamsik è stato in qualche modo sostituito anche grazie alla qualità degli attaccanti azzurri, il buon Zuzù è impossibile da rimpiazzare, sia per la facilità irrisoria con la quale va sul fondo e crea superiorità, sia per l’abilità che ha sviluppato poco a poco nell’effettuare diagonali difensive.

    Il suo ritorno sarebbe un importante passo verso il recupero di quella funzionalità ottimale di inizio stagione, dove le gambe erano leggere in virtù dei lievi carichi di allenamento fisico e l’ottimo gioco offensivo mascherava le pecche della squadra in difesa e a centrocampo. Che sia quindi Zuniga il vero Top Player tanto cercato dal Napoli. In effetti come lui ce ne sono pochi a livello mondiale. Insomma, visto come sta andando il mercato, non ci resta che sperare in un suo ritorno prima possibile. Perché tra 3 settimane riparte l’Europa League, competizione da onorare mai come quest’anno, e in campionato è d’obbligo lottare per quel terzo posto che ora è appeso a un filo. Anzi a un punto.


     

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