Carpi-Napoli: la vigilia degli emiliani
di Francesco Albanese
Allo stadio Braglia di Modena è in programma Carpi-Napoli. Tanti i motivi della sfida con gli azzurri chiamati a confermarsi dopo la doppia manita a Bruges e Lazio. Gara speciale per il ds Giuntoli che ritrova da avversario il suo recentissimo passato. Gli emiliani sono penultimi con appena un punto in classifica, ma il clima in casa Carpi è sereno. Abbiamo rivolto qualche domanda a Enrico Bonzanini collega di Radio Bruno e di www.ilmostardino.it.
È l'ultima spiaggia per Castori?
“Difficile pensare che possa esser possibile allontanare un allenatore nel caso non faccia punti con una squadra fortissima come il Napoli. Conterà tantissimo la prestazione. Non bisogna dimenticare che il Carpi nelle ultime tre partite è stato vittima di evidenti torti arbitrali e la squadra dopo il primo tempo di Genova ha mostrato evidenti e progressivi miglioramenti”.
Un punto in 4 partite, peggior difesa insieme alla Lazio. Ci fai una breve radiografia di questo difficile debutto in serie A?
“Beh a dire il vero al Carpi è imputabile davvero poco a parte il primo tempo disastroso dell’esordio. Contro l’Inter la squadra biancorossa ha dominato in lungo e in largo beffata a causa di un errore del portiere Brkic e con un rigore negato. Contro Palermo e Fiorentina stessa storia, insomma: il Carpi deve crescere dal punto di vista della concentrazione nell’arco dei novanta minuti perché la Serie A non è come la cadetteria e ogni errore lo si paga a carissimo prezzo”.
La piazza come sta reagendo a questo avvio?
“La piazza di Carpi sta vivendo queste partite come un sogno. La Serie A per Carpi e per i carpigiani è una cosa ancora difficile da credere per cui le pressioni sulla squadra sono praticamente inesistenti; anche perché comunque i giocatori si impegnano e danno tutto per cui diventa difficile non ripagarli con amore nonostante i risultati stentino ancora ad arrivare”.
Se dovessi indicare le note positive del Carpi dopo 4 giornate quali indicheresti?
“La grinta e la tenacia nel affrontare ogni avversario con orgoglio e attaccamento alla maglia. Poi la scoperta di giocatori come Matteo Fedele che in pochi in Italia conoscevano che ha dimostrato di essere sin da subito uno dei leader indiscussi in campo della squadra”.
A Napoli c'è chi ha messo in dubbio la capacità di Giuntoli di ricoprire un ruolo nel calcio metropolitano. Tu come la pensi?
“Beh penso che l’impazienza dei tifosi del Napoli, sempre ambiziosi sia comprensibile, tutta’estivia Cristiano Giuntoli è davvero uno dei migliori Ds d’Italia e non per acclamazione ma per risultati raggiunti sul campo. Sa far risparmiare i suoi presidenti senza mai tralasciare il lato tecnico. Ha capacità motivazionali e umane che lo rendono grande comunicatore all’interno dello spogliatoio. Io credo sinceramente che abbia solo bisogno di tempo ma il mercato che ha affrontato quest’estate è stato di prim’ordine”,
Come sarà accolto mercoledì l'ex ds?
“Giuntoli ha scritto la storia del Carpi e certamente sarà accolto da grande. Era un personaggio non ripetibile transitato nella nostra piccola città. Un dirigente totale, non solo un Ds che ha creato un patrimonio importante per la società e un uomo di popolo capace di intrattenersi per ore al bar con i tifosi. Ma nel calcio c’è poco spazio per il romanticismo e sia il Carpi che Giuntoli in campo non si faranno sconti”.
Le provinciali hanno sempre fatto soffrire il Napoli, quali armi ha il Carpi per contrapporsi al "nuovo" Napoli di Sarri che viaggia di cinquina in cinquina?
“Grinta e cinismo. Non ci si può permettere contro il Napoli di sprecare come contro la Fiorentina 5 – 6 palle gol e subire la rete del ko per un’ingenuità. Servirà metterla dentro alla prima occasione e non sbagliare nulla in difesa. Altrimenti il rischio della goleada potrebbe essere alto contro una batteria di attaccanti mostruosa”.