Benitez confida in Inler
di Antonio Moschella
Fin dai primi giorni di allenamento Rafael Benitez e Gokhan Inler erano soliti appartarsi per discutere a bassa voce sugli schemi di gioco. Il tecnico spagnolo aveva arguito che tra i tre centrocampisti svizzeri quello di origine turca fosse colui che doveva da bussola.
Mazzarri lo aveva esautorato dal ruolo di regista, preferendogli gli inserimenti e la verve di Dzemaili e in molti lo avevano visto come sicuro partente in estate. Invece Gokhan si è ripreso il Napoli, fino al punto di giocare 7 partite su 7 in campionato (di cui 6 da titolare) e entrambi i match di Champions League.
Benitez lo reputa fondamentale per gestire il ritmo di gioco ed aprire il campo, manovra fondamentale per arieggiare il gioco sulle fasce e permettere una maggior circolazione della palla. Il gioco non è più sulla falsa riga del ‘mordi e fuggi’ di Mazzarri. Ora va ricercato il fraseggio e Inler è l’unico centrocampista che può portare palla e dare i tempi giusti. Il gol di domenica scorsa, arrivato anche grazie alla collaborazione di Bardi, è stato un ulteriore segnale della sua crescita. Inler ha ripreso la fiducia in sé stesso e il tentativo da fuori ne è una prova lampante.
Inoltre il mediano ex Udinese ha dimostrato di essere tra i pochi a reggere con i nervi durante le partite di Champions: nel disastro generale di Londra, dove comunque non ha fornito il filtro necessario ed è stato annichilito dal gioco palla a terra di Ozil e compagni, Gokhan è stato tra i pochi a mantenere la calma e a provare ad imbastire delle azioni offensive partendo da zero. Non va dimenticato che nell’edizione della Champions League 2011-2012 Inler ruggì nei momenti più difficili, basti ricordare il gol qualificazione a Vila-Real, quando il fiato e le gambe degli altri erano pesanti, e il gol a Londra a Stamford Bridge, che diede agli azzurri la momentanea qualificazione ai quarti. Benitez lo ha guardato negli occhi e lo ha insignito di un ruolo chiave nell’economia della squadra. Ora tocca a Inler imporsi giorno dopo giorno e trovare una continuità benefica per lui e per il Napoli.