10 grandi lezioni di Napoli-Sparta Praga
di Boris Sollazzo
Dunque. Ve lo dico subito, lo ammetto candidamente, al 2-1 ho esultato come fosse la finale di coppa. Quindi non mi troverete tra quelli indifferenti all'Europa League. Io già penso allo Slovan. E nel frattempo ho capito, anche grazie al maestro Spadetta, tante cose.
Ecco le lezioni che ho tratto dalla partita con i cechi (lo so che già pensate all'Udinese, e pure io, ma così mi distraggo).
1. Un passaggio filtrante, una sovrapposizione, uno scavetto di fino. No, non parlo di Mertens, ma di Britos. Lo ha fatto nel giro di 58 secondi. Va bene, gli avversari erano cechi. Però lui di solito sbaglia queste cose anche quando è da solo in campo. Tutto è possibile
2. Henrique. Ecco uno che gioca bene pure quando fa stupidate. Lui è un capitano, di quelli che sanno sempre come toccarla. E quasi mai piano. Corre meno di Maggio, ma in fondo questi non sono gli europei di atletica. È bello scoprire che il brasiliano, poi, non considera volgare crossare al centro.
3. Koulibaly. Ora io il ragazzo lo adoro. Penso sia un nobile mix tra Thuram e Grava. Ma come dice Alessandro De Simone, lui sa davvero commuoverci quando diventa Giacomo Ferri. E spazza come se non ci fosse un domani. Dopo anni di alleggerimenti a tre metri, di gol regalati per disimpegni alla Fideleff, alla Aronica, alla Britos (sì, sembra una vita che è da noi: e purtroppo lo è), ora abbiamo uno che la butta via senza complimenti. Se solo ci fosse stato lui, sul secondo gol del Bilbao al San Mamès, e non Raul Albiol.
4. Koulibaly 2. Ci avete fatto caso che nei suoi occhi innocenti, nella sua espressione quasi dolce, si insinua da qualche giorno il dubbio? Sembra quasi dire "dietro il Genk ballava molto meno, ma dove sono finito?".
5. Però bravo questo giocatore dello Zimbabwe, vero Giulio?
6. @ilbacchettone. Ecco, anche quando il mercato è insoddisfacente, la campagna acquisti di Extranapoli va alla grande. Un campione vero: arriva nello stadio Sollazzo e porta in dote tre gol. E aneddoti unici. Ora però se domenica alle 18 non ti presenti da me...
7. Gargano in Spagna sembrava Mascherano. Contro i praghesi è diventato Koeman: fa partire due bombe che fanno paura. Roba che Inler se le sogna. Per me se continua a giocare così può prendere chi vuole alla Playstation.
8. Higuain che esulta al rigore del pareggio. Di giovedì. Essere campioni è questo. Non pensare di meritare di più, ma dimostrarlo, al massimo. E la cosa più bella è l'assist a Dries e l'abbraccio felice in cui nasconde la squadra. Il leader ce l'abbiamo. Ma è talmente davanti a tutti che a volte lo perdono di vista.
9. Marek, ora però non deconcentrarti più. Che già ti ho visto sbagliare due passaggi all'indietro alla fine della partita contro lo Sparta. Così va bene, continua e non pensare a nulla. E se quella fascia pesa, dalla a Gonzalo. Che tanto per noi resti capitano comunque.
10. David Lopez per ora sembra lo Yebda bianco. O il Piqué brutto. Mi andrebbero bene entrambi.