Una suggestione di nome Candreva
di Francesco Albanese
Maggio è al passo d'addio, Cannavaro ormai rappresenta soltanto una foto un po' sfocata. A meno che non si voglia elevare il pur generoso Giandomenico Mesto da Monopoli a figura di spicco del Napoli non resta che Insigne a rappresentare il made in Italy che conta in riva al Golfo. Ora l'autarchia non va di moda (e non stiamo qui a strapparci i capelli), la dimensione internazionale di Benitez esige che non si guardi alla carta d'identità dei nuovi innesti azzurri, ma un pizzico d'italianità in più non guasterebbe.
Per questo l'idea Candreva intriga. Per carità non stiamo certo parlando di un figlio dei Quartieri Spagnoli, ma di una delle migliori espressioni del calcio di casa nostra questo sì. L'infatuazione per il laziale non è di questi giorni. A De Laurentiis Candreva piace fin dai tempi di Livorno, insomma l'interesse è concreto e ora Rafa ha pure dato il suo placet.
Non resta che trattare con Lotito. I precedenti non fanno sperare verso una positiva conclusione della vicenda. Di affari sull'asse Formello-Castel Volturno ne abbiamo visti sfumare a bizzeffe (Marchetti, Ledesma, Floccari, Radu), ci si domanda perché stavolta dovrebbe andare diversamente. Uno spiraglio potrebbe essere la contropartita tecnica rappresentata da Dzemaili (meno da Maggio, considerato che l'acquisto di Basta da parte della Lazio). Ripensandoci una trattativa è andata in porto. L'ultimo giorno di mercato del 2010 Emilson Cribari (sigh!) passò dalla Lazio al Napoli per 500mila euro. Un po' poco per considerarlo un precedente incoraggiante.