Finale Coppa Italia: curve a 20 €, ultras rischiano di restare fuori
di Errico Novi
Solo a leggerlo fa venire il mal di testa. Il comunicato della Lega calcio sulla vendita dei biglietti per la finale di Coppa Italia è la solita circolare colma di complicazioni burocratiche. C’è un aspetto positivo e riguarda i prezzi, un po’ calmierati rispetto a Juventus-Napoli del 2012, quando trionfammo 2-0 con reti di Cavani e Hamsik: le curve, in particolare, costeranno 20 euro, cioè 10 euro in meno rispetto a due anni fa. Ma per il match che si giocherà all’Olimpico di Roma sabato 3 maggio c’è anche un irrigidimento sul nodo più delicato, quella della tessera del tifoso: chi non la possiede ha più probabilità di restare fuori di quanto non sia avvenuto il 20 maggio 2012. In quella occasione infatti la diplomazia di De Laurentiis riuscì ad aprire una via d’uscita: furono messi da parte 5.000 biglietti per i non tesserati del Napoli e 5.000 per la Juventus; uno stock che venne messo in vendita una volta esaurita la fase destinata ai possessori di tessera del tifoso.
Non saranno messi da parte biglietti per i senza tessera
Stavolta non c’è alcuna “riserva di sicurezza”. È prevista, sì, una fase di vendita “libera”, cioè aperta anche a chi non possiede la tessera del tifoso, che inizierà il 22 aprile: ma è una fase “eventuale”, che cioè si aprirà solo qualora restassero dei biglietti invenduti nelle due fasi precedenti, riservate ad abbonati (dall'8 aprile) e tesserati (dal 14 aprile). È vero che l’appeal di una finale Napoli-Fiorentina è inferiore rispetto a un Napoli-Juve. Ma è vero anche che con i prezzi decisamente più ragionevoli rispetto a quelli di due anni fa è possibile che i tagliandi di curve (20 euro) e distinti (40 euro) vadano esauriti prima che si arrivi alla “eventuale” fase di vendita libera.
“Invita due amici non tesserati”, ma a caro prezzo
Ci sarebbe in effetti anche una scorciatoia, per i non tesserati: riguarda la promozione “Invita due amici alla finale”, ideata in seguito al confronto tra il ministero dell’Interno e la Lega calcio. In pratica i tifosi tesserati di entrambe le squadre potranno acquistare 2 tagliandi “liberi” da intestare ad altrettanti amici non tesserati. E potranno farlo non appena esaurita la prima fase della vendita, quella riservata ai soli abbonati. Ma questa possibilità riguarda solo i due settori costosi dell’Olimpico: la Tribuna Tevere (destinata ai partenopei) e la Monte Mario (riservata ai tifosi viola): entrambe costano ben 90 euro (50 euro per gli under 16 e gli over 60). Ed è davvero improbabile che i gruppi ultras decidano di trasferirsi in blocco nella parte più cara dell’Olimpico, visto che la scelta penalizzerebbe, e molto, tanti ragazzi che non potrebbero permettersi un lusso simile.
L'ordine tassativo dall'Osservatorio del Viminale
Insomma la situazione è complicata e per certi aspetti più insidiosa rispetto a quella del 2012. La divisione della vendita in tre fasi – abbonati, tesserati e “eventuale” vendita libera – è stata di fatto ordinata dal ministero dell’Interno. Tutta la griglia infatti è già indicata in modo tassativo nel comunicato dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive, l’ufficio del Viminale che ricade sotto la competenza del dipartimento di Pubblica sicurezza e che da anni si occupa di tifosi, trasferte e tessere. Un comunicato, questo, diffuso l’altro ieri, cioè martedì 1° aprile, e che all’inizio reca la seguente frase: “La Lega Nazionale Professionisti di serie A, in qualità di organizzatore dell’evento, è invitata ad adottare le seguenti misure organizzative, ritenute necessarie per garantire la sicurezza della finale della Tim Cup 2014”. Più che di invito in realtà si può tranquillamente parlare di ordine. Nel comunicato diramato il giorno dopo, cioè ieri, dalla Lega non c’è ovviamente un singolo dettaglio che trasgredisca gli “inviti” del Viminale. È chiaro che le due istituzioni si sono parlate preventivamente. E cioè che l’Osservatorio ha consultato la Lega – e quindi indirettamente il Napoli e la Fiorentina – prima di prescrivere le modalità di vendita. Ma certo non deve aver lasciato margini su un aspetto molto rilevante come la possibile “riserva” di uno stock di biglietti da destinare ai non tesserati, e quindi soprattutto ai gruppi ultras.
La possibile iniziativa diplomatica di De Laurentiis
Vedremo nei prossimi giorni se il Napoli assumerà iniziative in Lega per arrivare a una mediazione con l’Osservatorio, e ottenere dunque che venga messo da parte qualche migliaio di tagliandi per le curve e i distinti. È da escludere che il club di De Laurentiis possa contare su un energico impegno della Fiorentina in un’istanza del genere: una parte consistente della Fiesole ha sottoscritto la tessera del tifoso, quindi non corre rischi di esclusione. In proposito va poi notata una cosa. Nel comunicato della Lega, quello che riporta prezzi e modalità per la vendita dei tagliandi, la fase destinata ai tifosi “fidelizzati” (cioè tesserati) delle due squadre viene aperta sia ai possessori della tessera del tifoso propriamente detta, cioè la Club Azzurro card, sia a chi possiede la “Ssc Napoli Fan away card”. Quest’ultima prevede il rilascio immediato, presso il botteghino 6 del San Paolo, a condizione che il richiedente non risulti destinatario di daspo o di condanne ostative; il controllo viene fatto al botteghino a stretto giro, attraverso un collegamento con il Centro elettronico nazionale della Polizia di Stato. Cosa vuol dire? Che nei prossimi giorni alcune migliaia di tifosi del Napoli potrebbero richiedere la Fan away proprio in vista della finale di Coppa Italia. E se questi tifosi si andassero ad aggiungere alle molte migliaia, ben oltre 20.000, che già posseggono la Fan away o la tessera del tifoso propriamente detta, ecco che i posti di curva Nord e distinti potrebbero anche andare esauriti prima che si arrivi alla cosiddetta vendita libera.
I posti disponibili e le coincidenze col 20 maggio 2012
Questa previsione deve anche tenere conto dell’effettivo numero di tagliandi di curva e distinti che sarà messo in vendita: complessivamente si dovrebbe arrivare a poco più di 16.000 biglietti. Una numero di posti di poco superiore sarà messo a disposizione dei partenopei che vorranno spendere i 90 euro per la Tevere. In tutto si dovrebbe dunque arrivare a circa 33.000 tagliandi destinati ai supporters azzurri. La stessa quota cioè che venne concessa in occasione della finale con la Juve di due anni fa. Oltre a questa, ci sono altre due “coincidenze” rispetto alla partita del 20 maggio 2012: la prima è che, come si è visto, anche stavolta la porzione di Olimpico concessa al Napoli è quella formata da curva Nord e Tevere, esattamente come allora; l’altra coincidenza è che nel sorteggio effettuato pro forma dalla Lega per determinare chi gioca in casa, è stata scelta la Fiorentina. Così come due anni fa venne scelta la Juventus.