Ciro Esposito. Parla l'avvocato Pisani: impossibile definire quel coltello "napoletano", si faccia luce sugli aggressori di Tor di Quinto.
Riportiamo la dichiarazione rilasciata dall'avvocato della famiglia Esposito, Angelo Pisani, in merito agli ultimi risvolti in merito alla morte di Ciro.
"Omicidio di Ciro Esposito, anziché parlare del coltello trovato poi sulla scena della rissa e che nessuna prova dice esser dei tifosi napoletani perché non vi e' minimo indizio, puntiamo i riflettori sugli spari e sugli invisibili responsabili dell'agguato ai cittadini partenopei, portatori di bombe carte, esplosivi, armi e perché no coltelli a questo punto .
Anche se su quest'arma il Racis ha individuato tracce ematiche che riconducono al Dna di De Santis, come nel caso della pistola dallo stesso utilizzata per uccidere Ciro , non e' detto che non abbia macchiato anche il coltello nei movimentati e concitati minuti dopo l'agguato al pullman per fortuna non andato a fuoco .
Non c'è nessuna impronta e nessuna prova sul manico quindi Il coltello a serramanico trovato sulla scena della rissa scoppiata il 3 maggio in viale di Tor di Quinto non può dirsi appartenere al gruppo di tifosi napoletani che prese parte alla prima fase dell'aggressione a Daniele De Santis e neanche sulla lama ci sono tracce di sangue tranne meri aloni che non dimostrano nulla.
Senza prove non si può dire di chi e' il coltello, né sembra esser di colore azzurro, anche se non meraviglia che chi porta una pistola e spara ad altezza uomo possa avere anche un coltello .
Su quest'arma il Racis, che oggi non ha illustrato in sede di incidente probatorio i risultati della perizia, ha individuato solo aloni di tracce ematiche che riconducono esclusivamente al Dna di De Santis che in tanti modi possono aver macchiato il coltello .
Le ferite di arma da taglio su De Santis, che ha tanti precedenti per rissa e non ha mai denunciato di aver ricevuto coltellate neanche al giudice oltre che ai primi medici, appaiono nel referto dell'8 maggio, stranamente 5 giorni dopo il ferimento. Questa non e' una novità e' stranamente emerge nel giorno dell'ìncidente probatorio su sulla maxi perizia del Racis sui fatti del 3 maggio dove la cosa più evidente e tragica risulta la morte di Ciro Esposito sparato dal De Santis .