Un buon calendario aiuta
di Francesco Albanese
Alzi la mano chi non se lo sarebbe augurato un calendario così. Premesso che se una squadra non gira non c'è incrocio di partite che possa aiutarla, viceversa il cammino di una stagione molto può dipendere dalla qualità degli impegni in successione. Per esempio non ci saranno sequenze micidiali campionato-coppa-campionato se non in occasione delle sfide a Fiorentina e Roma inframmezzate dalla partita europea. Se proprio vogliamo dirla tutta spiace non trovare subito il Milan di Inzaghi: una squadra in costruzione destinata a soffrire, almeno in avvio. Balza agli occhi poi che all'andata sia Roma che Juve dovranno venire al San Paolo, esattamente l'inverso di quello che accadde lo scorso anno. Un piccolo vantaggio che starà alla squadra tradurre in punti sul campo. Tanto si è detto del 2 novembre e della coincidenza con la gara tra azzurri e giallorossi, in realtà si tratta di una particolarità soltanto teorica considerato che la partita verrà senz'altro anticipata causa Champions (la Roma vi partecipa di sicuro). Colpisce infine l'inizio e l'epilogo. Far visita agli amici rossoblù è sempre piacevole, anche se partire sfatando il tabù Gasperini non ci dispiacerebbe, mentre chiudere con Lazio ci riporta ad un indimenticabile pomeriggio di aprile, a un nome e ad un cognome: Marco Baroni.