In risposta all'amico juventino
di Dario Bevilacqua
Ho letto con un certo stupore l’articolo di un tifoso juventino, ospitato da Extranapoli. E ne sono rimasto molto deluso.
Non perché non sia giusto dare spazio anche a tifosi di altre squadre, ma perché l’amico bianconero non argomenta per nulla le sue affermazioni, limitandosi a lamentarsi e a minacciare un’eventuale fuga dal campionato italiano. Francamente è un po’ poco. Anche se lo capisco: gli argomenti in difesa della Juve, quest’anno, stanno a zero.
Quello che in pochi stanno dicendo in questi giorni, anche tra i tifosi azzurri, è che la differenza tra Juve e Napoli quest’anno l’ha fatta, prima ancora che gli arbitri, la fortuna, il caso. Oltre al catenaccio difensivo, sia chiaro. L’ha fatto una deviazione clamorosa all’87° di un tiro velleitario di una riserva. Lo hanno fatto i mille 1-0 della Juve. Ma è certo che in quei 6 punti di distacco non c’è assolutamente un divario di qualità.
E questo i Napoletani lo devono gridare a gran voce. E gli Juventini lo devono ammettere.
E devono anche ammettere che alcuni favori arbitrali li hanno avuti.
Ma andiamo per ordine. Visto che, a differenza dell’amico zebrato, io le mie argomentazioni le motivo.
Primo. Il Napoli ha espresso, senza possibilità di smentita, il miglior gioco tra le varie squadre del campionato italiano e, anche a un confronto allargato ad altri club europei, ha provato di essere una delle squadre che gioca meglio a calcio.
E quando parlo di giocare meglio non mi riferisco ai tanti gol, al calcio Champagne (accompagnato magari da una fase difensiva allegra) o alla vocazione offensiva. Parlo proprio del modo di interpretare il gioco: squadra sempre corta, grande equilibrio in campo, fase difensiva quasi sempre eccellente, gioco di prima, azioni corali, un attacco formidabile. A tutto questo, ovviamente, bisogna aggiungere la stagione strepitosa della sua punta di diamante, che ha segnato in tutti modi possibili, con gol prestigiosi. Ma anche il record della sua seconda punta, che è andata in doppia cifra per assist e gol: una cosa che, per esempio, Dybala, non è ancora riuscita a fare.
Il fatto è che il Napoli ha quasi sempre giocato bene, meritando di vincere tutte le partite che ha vinto.
Questo è il punto fondamentale: tutte le volte in cui il Napoli ha giocato male ha perso punti. Lo stesso non si può dire della Juve. E nemmeno della Roma, se è per questo.
Il Napoli ha giocato male col Sassuolo, con l’Empoli, col Carpi, col Genoa e con la Roma, all’andata, dove ha trovato sconfitte e pareggi. Allo stesso modo ha meritatamente perso punti con l’Udinese, col Milan e con la Juve (anche se i punti che avrebbe meritato di perdere erano 2, non 3, con conseguente riduzione dei punti guadagnati – immeritatamente – dalla Juventus). In (quasi) tutte le altre occasioni il Napoli ha dominato e insegnato calcio. E qualche volta ha pure raccolto meno. Uniche eccezioni: l’1 - 0 col Carpi al ritorno dove, pur giocando male, ha preso i 3 punti. Non ci metto neanche la vittoria, sempre per 1-0, a Palermo, dove comunque il Napoli ha dominato.
La Juve, invece, ha avuto una fortuna sfacciata e a tratti incredibile, che le ha consentito di vincere alcune partite che dovevano finire in pareggio: Frosinone, il derby col Torino all’andata, il Napoli al ritorno, Empoli, Sassuolo, Empoli, Roma. E potrei continuare.
Secondo. La sudditanza arbitrale c’è e si vede. Certo, i rigori per l’Udinese potevano starci e sono stati ingenui Koulibaly e Ghoulam. Sicuro, la reazione di Higuain è decisamente sbagliata. E Koulibaly sarebbe potuto essere espulso, ma, con un piccolo sforzo si può capire perfettamente che la direzione di Irrati a Udine sia stata subdolamente orientata contro il Napoli. Inoltre, nell’episodio di Higuain, la cosa più clamorosa, prima della reazione, è che il giallo non c’è, visto che lui Felipe manco lo tocca. Ho letto di Ravanelli, che sottolinea come la mancata espulsione di Bonucci non avrebbe cambiato niente. Ma la convalida del gol di Maxi Lopez, nel derby, con la seconda rimonta subita, da 2-0 a 2-2, sì, invece. Quell’episodio è decisivo. Ed è un errore arbitrale. A favore della Juve. E non è l’unico di questo campionato.
Io, fossi uno Juventino, in una stagione come questa, invece di minacciare fantomatiche fughe a una altrettanto fantomatica Lega Europea, direi: ragazzi, siamo stati bravi e fortunati, voi avete giocato meglio, ma vi sono mancati la cattiveria, il sangue freddo e la necessaria fortuna che serve a vincere un campionato così difficile come quello italiano. Complimenti a voi e ci si rivede il prossimo anno.