Rispetto anche senza gemellaggio

Paolo Cento (Presidente Roma Club Montecitorio): la Roma non invidia nulla al Napoli, ma stavolta anche un pari andrebbe bene
  • extranapoli

    di Francesco Albanese

    Intervista a Paolo Cento, Presidente del Roma Club Montecitorio.

     

    Un Roma Napoli così d'alto livello non si era mai visto.

    E' il derby del sud, quando avevo i calzoni corti era una festa. Ora è un derby per il primato e speriamo che duri perchè il potere del nord calcistico è sempre in agguato.

    C'è nostalgia per l'epoca del gemellaggio oppure è giusto che ora ognuno percorra ora la sua strada?

    E' giusto che ciascuno percorra la sua strada, il calcio è passione, è tifo, è sfottò nel rispetto delle regole. I gemellaggi sono un pezzo della storia passata, qualcuno l'ha rotto anche se non voglio riaprire la polemica. Ora ognuno deve tifare la propria squadra e poi tutti tranquili ce ne torniamo a casa.

    Il Napoli di De Laurentiis e Benitez ha qualcosa da farsi invidiare?

    Niente. E' una squadra forte. Magari invidio gli ultimi ultimi campionati da vertice che invece la Roma non ha vissuto, ma quest'anno ci riprendiamo tutto con gli interessi.

    Un giudizio su Garcia e sul nuovo corso della Roma.

    Ogni giocatore sa quello che deve fare in campo. Può apparire banale, ma nella Roma degli ultimi due anni non si capiva. Garcia ha ritrovato lo spogliatoio, ha dato gli stimoli. E' lui il vero valore aggiunto .

    Aggettivi per Totti?

    E' il capitano, è immenso. Finalmente anche nel mondo del pallone d'oro si accorgono di lui dopo averlo ignorato. Mettendo insieme le pagelle dei vari quotidiani sportivi degli ultimi 25 anni è il migliore giocatore che c'è stato in Italia. Basta questo dato numerico non condizionato dal tifo per dire che Totti ha dato tantissimo al calcio italiano e mi auguro che possa farlo anche in futuro.

    E' presto per parlare di ribaltamento delle gerarchie calcistiche italiane?

    E' presto anche se il calcio sta cambiando molto. A me non piace questo calcio moderno. Sono legato ad un altro calcio, più rusticano dove allo stadio non esistono le discriminazioni territoriali: un'ipocrisia inventata per chiudere le curve dopo il fallimento delle leggi speciali. La lotta al razzismo è una cosa troppo seria per ridurla alla chiusura di un settore dello stadio. Se questo è il tema mi verrebbe allora voglia di dire chiudete il Parlamento, non fate entrare la Lega in Parlamento. Questo è il calcio delle pay tv, della tessera del tifoso, del non andare in trasferta. Anche se non amo i gemellaggi per Roma-Napoli vorrei il settore ospiti pieno ed invece ci sono mille ostacoli, per andarci bisogna essere delle persone di buona volontà. Questo calcio è finito. In più arrivano pure i capitali internazionali. Oltre ad Alitalia ci scippano anche il calcio, rimangono solo i tifosi. Sono la cosa più sana, insieme a Totti naturalmente.

    Un giocatore del Napoli da inserire nella Roma?

    Non mi prendo nessuno, quello che dovevamo prendere lo abbiamo preso: De Sanctis.

    Ma ancora deve fare una parata?

    Questa è la forza della Roma, lo abbiamo preso apposta.

    Come finisce?

    Non faccio pronostici, la Roma non deve avere fretta. Deve aspettare il Napoli e colpirlo in contropiede. Andrebbe bene anche un pari.

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