Napoli-Genoa, Higuain e l’oracolo Malfitano
di Lucio Fava Del Piano
"Io continuo a restare della mia idea, perché i fatti mi danno ragione: senza Higuain il Napoli perderebbe il 50 per cento della propria forza. Ventinove gol, in 30 partite è una roba da campione vero: grande Pipita!”.
Così parlò Malfitano, sventolando alta la bandiera dell’iolavevodetto, all’indomani di un Napoli-Genoa deciso dalla millesima doppietta del Pipita. Mimmo resta della sua idea perché i fatti gli danno ragione, e non provate a fargli notare che qualunque squadra senza il suo giocatore migliore perde tanto, compresa la vostra squadra del calcetto del martedì sera.
No, se sei il Napoli e hai Higuaìn devi quasi vergognarti di averlo - come se giocasse in azzurro per caso, tipo uno che passa di lì e gli altri che gli dicono “oh, siamo solo 10, vuoi fartela una partita con noi?” - e ammettere che senza di lui perderesti il 50%. E Mimmone nostro è fiero della sua coerenza, perché lui queste cose le ha sempre dette. O no?
In realtà, quasi. Perché se è vero che fin dall’autunno scorso è titolare indiscusso del copyright Napoli-Higuain-dipendente, è anche vero che a inizio campionato non è che ci credesse proprio tanto tanto in Gonzalone nostro… tipo quando a metà settembre sosteneva che con il 4-3-3 Higuaìn non potesse “fare tantisismo a causa di questo modo di giocare”, o quando a fine agosto si diceva incerto "che Higuain abbia tanta voglia d’impegnarsi” per il Napoli, quasi auspicandone una panchina a beneficio di Gabbiadini. Per non parlare del prezzo di Gonzaloche - sempre Mimmo dixit - “per 80 milioni resterà napoletano a vita”. Ora pare ci sia qualcuno pronto a sborsarne 108...
Più in generale era proprio il Napoli a ispirare scarsa fiducia a Malfitano, che la scorsa estate - prima ancora di aver visto anche solo un allenamento della nuova squadra azzurra - profetizzava che "difficilmente la squadra di Sarri potrà essere competitiva per lo scudetto e lottare con la Juventus”. Praticamente un oracolo.