La Playnapolist di Frosinone-Napoli

La vittoria del Matusa raccontata in musica, da Stevie Wonder ai Marlene Kuntz
  • di Raffaele Calvanese

    Se il calcio è ancora capace di emozionare, se questo sport è ancora in grado di regalarci dei brividi è anche grazie ad uomini come Maurizio Sarri. Una persona in grado di conservare la propria identità, la propria umanità in mezzo al fracasso ed al tanto rumore inutile che può stonare chiunque vi ruoti attorno. Oggi il Mister, ma prima che allenatore, uomo, compie gli anni ed è anche una giornata che sembra un crocevia col destina, il giro di boa del campionato che ha regalato al Napoli la possibilità del colpo di reni in grado di regalarci il titolo di Campioni d’Inverno. Certo onorificenze come queste lasciano il tempo che trovano, ma sempre meglio festeggiarle che guardarle festeggiare da altre squadre.

    Frosinone - Calcutta

    “apro il giornale c’è Papa Francesco e il Frosinone è in serie A

    Calcutta è la “next best thing” della musica alternativa italiana. Il suo disco ha fatto tanto parlare ancor prima che uscisse. E’ stato pubblicato pochi mesi fa ed è subito diventato un caso all’interno dell’underground, a partire dal suo provocatorio ed ironico titolo: Mainstream. Alla base di tutto ci sono belle canzoni, con pochi fronzoli e molte idee. Il Frosinone è una di quelle favole calcistiche che porta ancora a credere che un calcio diverso sia possibile, è un campo difficile, il Napoli ci arriva con le gambe che tremano, come in tutte quelle occasioni in cui ti trovi a giocarti un match-ball. Stavolta però le cose sembrano facili da subito, non perché lo fossero realmente ma perché siamo stati bravi noi a renderle così.

     

    Happy Birthday - Stevie Wonder

    Le parole da spendere sul nostro mister sono rimaste poche. Uno degli ultimi romantici in un mondo fatto di sponsorizzazioni, immagine e gossip. Un uomo in tuta, tutto sostanza e idee che è riuscito, nel giorno del suo compleanno, a portare il Napoli al titolo di campione d’inverno che mancava dagli anni degli scudetti. Certo non vuol dire nulla essere davanti al giro di boa con una classifica così corta, ma quante persone stanno cancellando post e messaggi lanciati troppo frettolosamente ad inizio stagione, quando si reputava l’ingaggio di Sarri come un ridimensionamento. E’ come un sogno che si realizza, una profezia che si autoadempie in negativo. Sfatiamo un mito dietro l’altro. Ci divertiamo, cerchiamo solo la soddisfazione del gioco, e da quella stanno scaturendo risultati meravigliosi. Ancora auguri Mister.

     

    Il nostro inverno - Il quarto imprevisto

    “ad ognuno il proprio inverno, spazio e tempo non perdonano…”

    Il quarto imprevisto è uno di quei gruppi pieni di qualità, fanno quel tipo di canzoni che se le ascoltassi su una radio nazionale faresti fatica a credere che il loro disco non figuri nelle classifiche di vendita nazionali. Sono degli outsider, ma fanno della sostanza la loro qualità per emergere. Lo stesso discorso potrebbe essere fatto in parallelo per la posizione del Napoli in questo pomeriggio in cui veniamo incoronati Campioni d’Inverno. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato a questo punto della stagione il primato partenopeo. Vittorie così fanno sentire le gambe leggere, la testa sgombra ed il cuore pieno di gioia. Bisogna credere in questo progetto, saperlo difendere in mezzo alle mille distrazioni di un campionato pieno d’insidie. Stare lì davanti a tutti ci mette sotto i riflettori, come fu per il dopo Inter, ora l’importante è tenere sotto controllo la tensione, il resto verrà da se. Ad ognuno il proprio inverno, noi ci teniamo stretti questo qui fino ad ora.

     

    Bellezza - Marlene Kuntz

    “ noi cerchiamo la bellezza ovunque, passiamo spesso il tempo così, senza utilità, quella che piace a voi…”

    La vita è un percorso lungo e disseminato di passi falsi, spesso non si raccoglie per quanto si semina ma ci sono dei giorni, rari, in cui qualcosa del lavoro fatto ti ritorna. Quei giorni sono restituiscono l’energia per cui vale la pena di credere in quel che si sta facendo. Oggi è uno di quei giorni. Tutto il girone di andata ci è stato affibbiata la definizione di “belli da vedere” ma nonostante ciò non eravamo riusciti ad imporre oltre al gioco anche un punteggio che certificasse la nostra forza. Oggi le congiunture astrali si sono allineate tutte perfettamente portando la bellezza al potere. Non è vero che vince solo chi non prende gol, come fino ad oggi faceva la sterile Inter. Il Napoli è riuscito a coniugare bel gioco e risultati, certificati anche dal primato in classifica. Non vogliamo sapere quanto durerà, neanche sotto tortura pronunceremo quella parola, ma da oggi sappiamo che la bellezza può vincere sul cinismo e sul pragmatismo, ed è un pensiero meraviglioso.

     

    Take Five - The Dave Brubeck Quartet

    Take five a suo modo fu un pezzo rivoluzionario, caratterizzato dal fatto che per la prima volta lo strumento principale era la batteria che in maniera predominante rispetto agli altri strumenti dava un carattere diverso al brano.  Ogni tanto guardare la realtà da una prospettiva diversa aiuta a capire meglio ciò che ci circonda. Come è stato il caso di Paul Desmond per la scrittura di Take Five così anche gli azzurri, guidati da Sarri, hanno dato un’interpretazione diversa del calcio spettacolo, riuscendo al contempo a rendere impermeabile la fase difensiva. L’impenetrabilità della fase arretrata ha permesso a tutti di giocare a mente sgombra, ha permesso ad esempio ad Albion di mettere a referto un gol, quello che ha permesso di sbloccare una partita in cui era fondamentale non cedere ai fantasmi. Una vittoria fuori casa così netta e senza repliche da portare HIguain su medie stellari, superiori anche a Cavani, sul tetto dei marcatori europei. Cinque gol in cui figurano anche il capitano ed un magnifico colpo di Gabbiani che ridona il sorriso anche a chi seppur meritevole di un posto da titolare è rimasto all’ombra di un gigante come il Pipita. Insomma serate così mettono davvero tutti d’accordo, godiamocele, alla faccia di chi contesta anche la nostra voglia di gioire.

     

    Forza Napoli Sempre 

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