Il Napoli, quarta bocca da fuoco europea
Di Antonio Moschella
La pausa dedicata alle nazionali è la scusa perfetta per fare il punto sulla situazione, con due settimane di noia mortale al varco e le domeniche da escursione fuori porta per combattere l’accidia e la mancata secrezione di bile che deriva da ogni minuto di gioco del Napoli, processo che si complica se il giorno prima si è reso omaggio a Bacco.
Il tour de force positivo azzurro è stato foriero di buone sensazioni, vuoi per le vittorie contro Juventus e Milan, vuoi per il cambio di mentalità acquisito dalla squadra nel trionfo corsaro a Varsavia con 6 titolari in panchina. Se però si vuole andare oltre allo zuccheratissimo e idilliaco momento di forma del Napoli, c’è un dato in particolare a evidenziare l’ottimo lavoro della truppa di Sarri, il numero di gol fatti.
Considerando infatti le squadre europee che disputano campionato e coppa continentale, dicasi Champions o Europa League, gli azzurri sono infatti la quarta squadra in assoluto per numero di reti messe a referto fino a questo momento. Meglio dei partenopei solo la corazzata Bayern Monaco, con 36 gol all’attivo, l’opulento Paris Saint Germain, con 29, e il Borussia Dortmund con 25. I 23 centri del Napoli si dividono tra i 16 in campionato e i 7 in Europa League. In questa speciale classifica gli uomini di Sarri sono in vantaggio rispetto a compagini di ben altro lignaggio e fatturato - espressione cara a Benitez - come il Manchester City e il Real Madrid, entrambe ferme a 22.
I numeri non sono tutto in uno sport che non è matematica, ma tendono a far comprendere che il lavoro di Sarri, pur imperniato sul miglioramento della difesa, ha influito anche sull’efficacia del reparto avanzato, ormai da anni il cavallo di battaglia del Napoli. La notizia confortevole è che, a dispetto di quanto accadeva con Cavani, non è Higuain il solo a gonfiare questa statistica. L’argentino è andato in gol 6 volte, una in più di Insigne, la vera sorpresa dal punto di vista realizzativo di questo inizio di stagione. Dietro di loro Mertens e l’inaspettato Allan con 3 centri, mentre a 2 ci sono Callejón e Hamsik, con Gabbiadini che ha timbrato il cartellino una volta sola nella goleada contro il Bruges.
Il Napoli assomiglia sempre di più a un macchinario i cui ingranaggi girano in piena sintonia, con i difensori impegnati a non far segnare gli altri e gli attaccanti pronti a colpire in qualsiasi momento. I dati rispecchiano l’inerzia positiva del momento. Ora è bene che tutti stacchino la spina per un po’, si diano alla pazza gioia senza esagerare e tornino più carichi di prima. Il giro vorticoso non è che iniziato. Respiriamo e teniamoci forte. Ma sempre con una sigaretta tra le labbra, come Mister Sarri.