Da Lazio e Juventus una lezione al Napoli (e a Benitez)
di Domenico Zaccaria
Marchetti, De Vrij, Mauricio, Biglia, Mauri, Buffon, Chiellini, Evra, Pirlo, Pogba, Vidal, Tevez. È impressionante leggere l'elenco degli assenti di Lazio e Juventus - tra infortuni e scelte tecniche - nelle due vittoriose trasferte a Genova e a Milano. Due partite che dimostrano come al Napoli siano mancati clamorosamente carattere e personalità nei momenti decisivi di questa stagione, altro che turnover di Benitez e scarso livello di forma degli interpreti. È questione di rabbia e di voglia di vincere, indipendentemente da chi scenda in campo: ieri la squadra di Pioli l'ha spuntata in una sfida decisiva con Berisha, Ciani, Gentiletti e Ledesma. Ha subito delle ingiustizie la settimana prima contro l'Inter ed ha mostrato per 90 minuti cattiveria e voglia di sacrificarsi; proprio quello che il Napoli non ha fatto dopo il gol in fuorigioco del Dnipro al San Paolo, né a Parma e nemmeno in Ucraina. E che dire di una Juventus già campione d'Italia che, in attesa di due finali e contro avversari teoricamente più motivati, è andata a vincere a San Siro con soli 4 "titolari"? In campo c'erano Storari, Romulo, Sturaro, Padoin e Matri: siamo proprio sicuri che siano più forti dei nostri, anche delle cosiddette seconde linee? L'impressione é che la differenza non stia tanto nei valori tecnici, quanto nella testa. Il Napoli quest'anno in 7-8 occasioni non è proprio sceso in campo e in altre 7-8 non ha chiuso partite praticamente già vinte; e qui la responsabilità non può che ricadere su Benitez e sui suoi calciatori, soprattutto quelli più rappresentativi. Il tecnico spagnolo non è riuscito, in ben due anni, a correggere i difetti di concentrazione e a dare ai suoi quella "cazzimma" che troppo spesso è clamorosamente venuta meno; e al contempo i vari Higuain, Callejon e Albiol (solo per citarne alcuni) hanno messo in campo la giusta rabbia solo a intermittenza, a seconda dell'avversario che avevano davanti. Il risultato è che, a meno di miracoli, il Napoli non giocherà nemmeno la prossima edizione della Champions League. E che le prossime scelte in sede di mercato andranno fatte con un occhio attento non solo alle qualità tecniche, ma anzitutto a quelle caratteriali.