Napoli-Inter 2-2, il pagellone
Andujar 6, Henrique 5,5, Raul Albiol 6, Koulibaly 6, Strinic 5, David Lopez 5,5, Inler 6.5, Callejòn 5,5, Hamsik 6,5, Mertens 7, Higuain 6,5
De Guzmàn 5, Gabbiadini s.v, Mesto s.v.
Benitez 5,5
Una nuova beffa. Dopo aver buttato due punti a San Siro, regaliamo all'Inter un pareggio anche al ritorno. Quattro punti, esattamente la distanza che ci separa dalla Roma, anche se ora dovremo fare la corsa su Lazio e Fiorentina. I biancazzurri, peraltro, con una vittoria raggiungerebbero i partenopei.
Difficile commentare un match che doveva finire 4-1: il Pipita si inventa una rete da par suo, ma sbaglia tutto il possibile. Un tiro a incrociare, un appoggio a porta vuota, un pallonetto troppo pretenzioso, roba da manuale del peggior Zalayeta.
Dietro Strinic è il fantasma del giocatore apprezzato appena arrivato, Albiol e Koulibaly sono sempre in apprensione ma non fanno stupidaggini, Henrique regala un grande assist ma fa anche un fallo da rigore evitabile. Verrebbe voglia di prendersela con Gianluca Rocchi, che ha arbitrato malissimo e ha pensato bene di dimenticare di ammonire almeno tre nerazzurri, ma si poteva e doveva vincere comunque un match dominato. David Lopez è un ectoplasma e non basta, in mediana, uno dei migliori Inler che abbiamo visto al San Paolo. Callejòn è volenteroso ma dà ragione a chi pregava Benitez di mettere Manolo Gabbiadini titolare, Marek Hamsik segna e fa vedere belle giocate, Mertens gioca 70 minuti straordinari ed è sfortunato.
Non possiamo dare la sufficienza a Benitez: Strinic andava sostituito all'intervallo, Lopez sul 2-0 doveva lasciar posto a Jorginho e il mancato utilizzo del giocatore azzurro più in forma, Gabbiadini, a cui vengono concessi solo 10 minuti, è un regalo all'Inter che non si doveva fare. E l'entrata di De Guzmàn è stata solamente dannosa.
Abbiamo speso tanto a Roma, in Coppa Italia, e gli ultimi 20 minuti in affanno ci sono stati fatali.
Ora si deve risarcire il San Paolo con una grande partita contro la Dinamo Mosca e a Verona non si può fallire.
(Tania Sollazzo, Francesco Albanese, Dario Bevilacqua, Boris Sollazzo, Domenico Zaccaria)