Il San Paolo e la Champions, storia di un’attrazione fatale
di Domenico Zaccaria
In principio fu Napoli-Real Madrid. E poi niente sarebbe stato più lo stesso. Il fascino del vecchio San Paolo, 90mila persone stipate nel catino di Fuorigrotta, la mitica frase di Pizzul all’inizio del collegamento Rai che fa ancora venire i brividi: “Si gioca alla presenza di un pubblico impressionante!”. Sarà poi perché ci ha giocato Maradona, o perché quella magica musichetta la cantano solo qui. Oppure perché il Napoli in sette partite in casa non ha mai perso. Sta di fatto che quella tra il San Paolo e la Champions è la storia di un’attrazione fatale, una storia che vale la pena ripercorrere in tutte le sue tappe.
Napoli-Real Madrid 1-1
30 settembre 1987 – Sedicesimi di Finale
Napoli: Garella; Ferrara, Francini; Bagni, Ferrario, Renica; Careca, De Napoli, Giordano (21’ s.t. Carnevale), Maradona, Romano. All.: Bianchi
Real Madrid: Buyo; Chendo, Solana; Tendillo, Sanchis, Gordillo; Butragueno, Michel, Sanchez, Gallego (6’ s.t. Mino), Martin Vazquez (1’ s.t. Jankovic). All.: Beenhakker
Marcatori: Francini (9’), Butragueno (44’)
Questa è la storia di un pareggio che sa di vittoria, anche se portò alla sconfitta. Il Napoli di Maradona, con il tricolore sul petto, era considerato una delle squadre più forti d’Europa, anche se si affacciava per la prima volta al palcoscenico della Coppa dei Campioni. Il Real Madrid al primo turno fu lo scherzetto di quell’urna che ci avrebbe fatto penare anche in futuro. Lo 0-2 del Bernabeu sembrava un ostacolo insormontabile, eppure al San Paolo accorsero in 90mila e spinsero il Napoli a un primo tempo epico: vantaggio di Francini e raddoppio più volte sfiorato, fino al contropiede micidiale di Butragueno. Il pareggio portò all’eliminazione, ma quel giorno Napoli impressionò il mondo.
Napoli-Ujpest Dozsa 3-0
19 settembre 1990 – Sedicesimi di Finale
Napoli: Galli; Rizzardi, Francini; Crippa, Alemao, Baroni (33’ s.t. Mauro); Corradini, De Napoli, Careca, Maradona, Silenzi (33’ s.t. Venturin). All.: Bigon
Ujpest Dozsa: Brockhauer; Szabo, Kosa; Szlezak, Kecskes, Varga (8’ s.t. Balasz); Miovecz, Fitos, Huszarik, Eszenyi, Bacsi (19’ s.t. Oroszki). All.: Kovacs
Marcatori: 36’ p.t. Baroni (N), 43’ p.t. e 32’ s.t. Maradona (N)
Questa è la storia di una grande illusione, di una vittoria che finì per mascherare i limiti di una squadra reduce dal secondo scudetto della sua storia. Sono passati solo 3 anni dall’esordio in Coppa dei Campioni, eppure sembrano molti di più: il San Paolo, complice il restyling di Italia 90’, ha la copertura e i seggiolini; Maradona inizia a mostrare i segni dell’età e di un vita senza regole; in estate la squadra è stata rinforzata con il solo Silenzi, una scommessa. Eppure, dopo il trionfale 5-1 alla Juventus nella finale di Supercoppa, il Napoli trascinato da Re Diego strapazza anche l’Ujpest. Sembra l’inizio di una nuova, grande stagione. Ma non sarà così.
Napoli-Spartak Mosca 0-0
7 novembre 1990 – Ottavi di Finale
Napoli: Galli; Baroni, Ferrara, Crippa, Alemão; De Napoli; Francini; Maradona, Venturin; Incocciati, Silenzi. All.: Bigon
Spartak Mosca: Cherchesov; Bazulev, Gradilenko, Kulkov, Popov; Pozdnyakov, Karpin, Mostovoi, Perepadenko; Shalimov, Shmarov. All.: Romantsev
Questa è la storia di segnali nefasti che si trasformeranno in realtà. Una volta tanto, l’urna sembra strizzare l’occhio agli azzurri, e invece lo Spartak si rivela un osso più duro del previsto. O almeno, troppo duro per una squadra che schiera Incocciati e Silenzi al fianco di Maradona. Diego si danna l’anima, ma i tempi del “Ma-Gi-Ca” sembrano lontani anni luce. I russi si chiudono e strappano il pareggio senza particolari affanni. Al ritorno, nel freddo di Mosca, le speranze del Napoli naufragheranno insieme ai sogni di gloria: addio alla Coppa dei Campioni, e benvenuto a una stagione maledetta che verrà ricordata come l’ultima di Maradona.
Napoli-Villareal 2-0
27 settembre 2011 – Girone di qualificazione
Napoli: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik (34' st Mascara), Lavezzi (43' st Santana); Cavani (26' st Pandev). All.: Mazzarri
Villarreal: D. Lopez; Zapata, Gonzalo (33' Camunas), Musacchio, Català; Cani, Senna (38' st Mubarak), Bruno, De Guzman 5,5 (38' st Perez); Rossi; Nilmar. All.: Garrido
Marcatori: 14' Hamsik, 17' rig. Cavani
Questa è la storia di un ritorno e di una canzone che nessuno aveva osato cantare prima. Sono passati 21 anni dall’ultima apparizione del Napoli nel massimo palcoscenico europeo: nel calcio, un paio di ere geologiche. Il Napoli viene sorteggiato in un girone di ferro e tutti credono sia la vittima designata. Eppure, alla prima giornata, è andato a pareggiare in casa del ricchissimo Manchester City. Parte la musichetta di quella che nel frattempo è diventata Champions League e, un po’ per gioco e un po’ per l’emozione di sentirla suonare al San Paolo, 60mila persone intonano in coro il finale “the Champions”. Diventerà un marchio di fabbrica. E per la cronaca, la cenerentola del girone vincerà agevolmente 2-0 contro gli spagnoli del Villareal, che l’anno precedente avevano avuto la meglio in Europa League.
Napoli-Bayern Monaco 1-1
18 ottobre 2011 – Girone di qualificazione
Napoli: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler (45' st Santana), Gargano, Zuniga; Hamsik (47' st Mascara), Lavezzi; Cavani (36' st Dzemaili). All.: Mazzarri
Bayern Monaco: Neuer; Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm; Tymoshchuk, Schweinsteiger; Mueller, Kroos, Ribery (45' st Alaba); Gomez (49' st Luiz Gustavo). All.: Heynckes
Marcatori: 2' Kroos (B), 39' aut. Badstuber (B)
Questa è la storia di uno stadio che ti mette le ali. Che anche quando sei sotto di un gol dopo due minuti contro una squadra nettamente più forte, continua a spingerti come se fossi in vantaggio. E che alla fine, ti trascina letteralmente al pareggio. Napoli-Bayern è il “the Campions” urlato ancora più forte, è Maggio che vola sulla fascia e costringe Badstuber all’autorete, è De Sanctis (non proprio un pararigori) che ipnotizza Gomez dal dischetto e fa esplodere il San Paolo per la seconda volta. Napoli-Bayern è il pareggio che tiene il Napoli in corsa nel girone, e gli consente di giocarsi tutto nella sfida casalinga con il Manchester City. Con uno stadio così, d’altronde, tutto è possibile.
Napoli-Manchester City 2-1
22 novembre 2011 – Girone di qualificazione
Napoli: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler (14′st Dzemaili), Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani (38′ st Pandev). All.: Mazzarri.
Manchester City: Hart; Zabaleta (40′ st Johnson), Lescott, Kompany, Kolarov; Silva, De Jong (25′ st Nasri), Yaya Tourè, Milner; Balotelli, Dzeko (36′ st Aguero). All.: Mancini.
Marcatori: 18′, 4′ st Cavani (N), 33′ Balotelli (M)
Questa è la storia del guardalinee che, entrando in campo, dice a Cannavaro: “Ma qui la gente è matta!”. E’ la storia di Yaya Tourè che, a fine partita, resta sul terreno di gioco a godersi lo spettacolo delle tribune nonostante la sconfitta; e che mesi dopo racconterà: “Mi avevano parlato di quello stadio, ma solo quando siamo entrati in campo ho capito in quale guaio ci eravamo cacciati”. E’ la storia di una partita epica e di una vittoria che ribalta l’esito di un girone che sembrava scontato: il giovane Napoli agli ottavi di finale, il ricco Manchester City a casa.
Napoli-Chelsea 3-1
21 febbraio 2012 – Ottavi di Finale
Napoli: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik (37' st Pandev), Lavezzi (29' st Dzemaili); Cavani. A disp.: Rosati, Grava, Fernandez, Britos, Dossena. All.: Frustalupi.
Chelsea (4-3-3): Cech; Ivanovic, Cahill, Luiz, Bosingwa (12' Cole); Ramires, Raul Meireles (25' st Essien), Malouda (25' st Lampard); Mata, Drogba, Sturridge. A disp.: Turnbull, Obi Mikel, Kalou, Torres. All.: Villas Boas
Marcatori: 27' Mata (C); 38' Lavezzi (N); 47' pt Cavani (N); 20' st Lavezzi (N)
Questa è la storia del salvataggio sulla linea di Cole, all’ultimo minuto, sul tiro a porta vuota di Maggio. Da lì, per stessa ammissione dei giocatori del Chelsea, parte l’incredibile cavalcata dei Blues che li porterà alla conquista della Coppa a maggio; e, ovviamente, anche all’eliminazione del Napoli nella gara di ritorno a Londra. Al gol di Mata, la maledizione del Napoli di Mazzarri mai vincente in sfide europee ad eliminazione diretta sembra confermarsi. E invece, spinti dal pubblico del San Paolo, gli azzurri riescono a ribaltare il risultato già alla fine del primo tempo, e nel secondo sfiorano la goleada. Il 3 a 1 è un grande risultato ma il mancato gol di Maggio – che sembrava la ciliegina sulla torta – si rivelerà decisivo. Il San Paolo, ad ogni modo, ha fatto ancora una volta il suo dovere.