Secondo i nuovi sviluppi, riferiti dalla Gazzetta, non è ancora chiaro il grado di coinvolgimento delle sigle giallorosse. Ma già le voci di una soffiata sulla distanza degli ultras partenopei da Tor di Quinto avevano fatto sospettare complicità allargate

Nuove testimonianze raccolte tra i napoletani che hanno assistito aii fatti del 3 maggio confermano la ricostruzione verso cui finalmente si muove la Procura e che avevamo riportato in un precedente articolo. Ultras partenopei senza scorta a Cinecittà

Sono passate quasi due settimane dalla finale di Coppa Italia e non si sa ancora chi e come ha sparato. In compenso si continua a parlare di Genny ’a carogna e dei tifosi partenopei

Abbattere il tabù della delazione è il solo modo per rimediare alla comparsa delle pistole, atto criminale che mette a rischio l’esistenza stessa del tifo organizzato. Poi ci vorrebbero gli Stati generali delle curve, per giocare d’anticipo sul governo

La società di Pallotta dimostra un'insensibilità incredibile verso le vittime della sparatoria di Tor Di Quinto, Ciro Esposito, in lotta tra la vita e la morte, e Gennaro Fioretti, a rischio paralisi. Si parla di "caccia" e "branco"

VIDEO INTERVISTA – Sotto l’articolo trovate il filmato del colloquio con Marco Rossano, documentarista e scrittore napoletano, a proposito dei fatti di Roma e soprattutto della campagna condotta da sabato scorso contro i tifosi partenopei

Forse dal Messico era difficile entrare nell’indignazione italiana. Forse mi è sfuggito qualcosa. O forse ci stanno prendendo per fessi

Non dovremmo nemmeno stupirci dello sfacelo visto sabato scorso: è già sotto gli occhi di tutti in ogni settore della vita pubblica. Ma ora ci tolgono anche il calcio, la passione. E soprattutto si portano sulla coscienza quello sparo maledetto

Don Ciro ’o guardaporte si rivolge innanzitutto a Ciro Esposito: “Napoli-Cagliari l’avimma vista ’nzieme a te…”. E poi a Don Rafele ’ncoppa ’a panchina”, perché “songo riusciti a ce fa masticà amaro doppo ’na vittoria importante”

Impossibile per le curve reggere l’urto di una simile offensiva mediatica: la campagna contro Napoli finisce così per indirizzare tutta la tensione degli ultras partenopei verso il solo nemico alla loro portata, i romanisti. Un risultato poco rassicurante