Reina 7; Maggio 6 Albiol 4,5 Koulibaly 6 Hysaj 6, Allan 6 Valdifiori 6 Hamsik 5,5; Insigne 6,5; Higuaìn 7 Callejòn 5. David Lopez 5,5 Jorginho 5,5. Sarri 5,5.

E’ un Napoli dai due volti quello che va in campo contro la Sampdoria. Nel primo tempo la squadra sembra aver già mandato a memoria i movimenti dettati da Sarri. Insigne ispira, Higuaìn finalizza e i tifosi, quei pochi presenti, applaudono. Solo Callejòn e in parte Hamsik sembrano ancora in ritardo di condizione. La Samp assiste impotente anche perché Eder e Muriel non superano mai i vari Hysaj, Koulibaly e Albiol. L’incantesimo dura però solo un tempo. Nella ripresa i ritmi si abbassano, Insigne non è più il folletto imprendibile dei primi quarantacinque minuti e il rigore causato da Albiol stravolge la psicologia del match: in due minuti Eder agguanta gli azzurri. La gara di fatto finisce lì. Agli uomini di Sarri non basta una mezz’ora abbondante per provare a rimettere la testa davanti. Zenga registra la difesa e i cambi di Sarri non mutano l’inerzia della gara. Col Sassuolo gli azzurri erano durati quindici minuti, stavolta la squadra ha retto un tempo. Dopo la sosta non ci saranno più alibi: bisognerà correre per novanta minuti.