Il pagellone di Livorno-Napoli
Reina 6, Maggio 4,5, Fernandez 6, Britos 5, Ghoulam 4,5, Inler 5,5, Jorginho 6, Callejón 5,5, Hamsik 5,5, Mertens 6,5, Pandev 5,5
Insigne 5,5, Zapata 4
Benitez 5,5
Ennesima occasione sprecata dal Napoli che dimostra di non avere il carattere necessario per avere ragione delle cosiddette squadre piccole: eppure tutte utilizzano la stessa tattica con noi, pressing alto sperando nelle nostre immancabili idiozie difensive.
Sulla palla sbagliata da Zapata, che dimostra una volta di più che potrebbe essere decisivo solo giocando nel Feralpi Saló, su quel pallone ciccato a porta vuota a 70 centimetri dalla linea, su assist perfetto del solito Mertens ci passa davanti tutto il campionato: la nostra incapacità cronica di blindare un terzo posto che ormai diventa la nostra unica, grande preoccupazione.
Sulle fasce servirebbero i ghostbusters per catturare e portare il più lontano possibile Christian Maggio, imbarazzante, e Faouzi Ghoulam, sempre più simile a Saber. Due fantasmi.
A centrocampo sottotono Inler che non sa essere mai risolutivo e Jorginho, autore di ottime intuizioni ma spesso nella posizione sbagliata, troppo vicino allo svizzero.
Dietro si traballa, Fernandez fa il suo e Britos in fondo pure, ma sull'autogollonzo non copre il pallone e disturba un Reina poco reattivo che poi si riscatta sulle uniche due occasioni amaranto. Davanti senza Higuain non si riesce a cavare un ragno dal buco: Dries predica nel deserto, Callejón avrebbe bisogno di un mese alle Maldive per rigenerarsi, si impegna allo spasimo ma è sempre meno lucido. Meno male che almeno lui non andrà in nazionale. Hamsik come al solito gioca solo mezz'ora, Pandev ottiene solo il rigore poi va in vacanza senza avvertire nessuno.
Insigne entra troppo tardi per essere incisivo e non ci mette neanche del suo, Benitez non solo non riesce a motivare i suoi giocatori ma poi, prima del settantesimo, non fa una sostituzione neanche a pagarlo a peso d'oro. Il suo.
Non drammatizziamo: la stagione è ancora entusiasmante, soprattutto per le possibilità che abbiamo davanti. Ma se la tensione agonistica e mentale si allenterà progressivamente come sta accadendo, come dimostra il ritorno con lo Swansea, sbloccato solo da sua maestà Gonzalo, avremo poco da risicare e molto da rosicare anche nei prossimi mesi.
Boris Sollazzo, Francesco Albanese, Domenico Zaccaria e Alessandro De Simone
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Reina 5,5 fernandez 5 Britos 5,5 maggio 6 ghoulam 6 hamsik 5 inler 5 mertens 6,5 jorginho 6 callejon 5,5 pandev 5 insigne sv zapata 4,5 benitez 5
Non ci siamo! Siamo stanchi fisicamente e mentalmente, non si può pareggiare una partita come questa e in questo modo. Lenti, senza idee e con poca grinta. Preoccupante la condizione di Hamsik che non è mai sceso in campo. Mi spiace Benitez ma non ci siamo! Avanti Napoli, con molta, troppa amarezza!
Tania Sollazzo
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Reina 6.5; Maggio 5.5, Fernandez 6, Britos 6.5, Ghoulam 5.5; Inler 5.5, Jorginho 6.5; Callejon 6, Hamsik 5, Mertens 6; Pandev 5; Insigne 5.5; Zapata 5.5.
Benitez 5.5.
Signori, per vincere partite così, a centrocampo ci vuole almeno Mascherano. Tante attenuanti, per carità: la stanchezza per un mese di febbraio da stress test, l'assenza di Higuain, la stanchezza cronica di Callejon (ma qui ha più di una colpa Benitez: andava per lo meno sostituito prima). Ma una grande squadra trova la forza di imporsi comunque. È mancato il centrocampo, nell'incredibile secondo tempo che il Napoli ha lasciato scorrere come se gli andasse bene l'1-1: non basta un Jorginho che molto lodevolmente si sforza di cercare il passaggio risolutivo, ma al suo fianco ci sarebbe voluto uno capace di chinarsi e caricarsi la squadra sulle spalle nel momento più opaco.
Errico Novi