Napoli-Chievo, la partita con la P maiuscola
di Francesco Albanese
Inutile girarci intorno è contro il Chievo sabato sera, probabilmente sotto la pioggia, che il Napoli giocherà la Partita. Febbraio è passato. Rimpianti? Certo. E nemmeno pochi (con l'eccezione del primo tempo del Franchi), ma i numeri ci consegnano una stagione ancora tutta da vivere. In queste ore la stampa italiana analizza impietosamente i numeri di una rosa che corta era a settembre e corta è rimasta a gennaio. Grassi si farà, ma per il momento non possiamo ancora considerarlo un vero rinforzo al pari dell'alieno Regini.
Con un roster del genere solo un inguaribile ottimista poteva sperare di arrivare fino in fondo anche in Europa League: un lusso per come s'è messa l'annata azzurra. Adesso però non si può più sbagliare, sia se vogliamo alimentare le speranze di acciuffare il “coso” sia se vogliamo rintuzzare la rimonta degli inquilini del pianerottolo di sotto. Stavolta il Napoli scenderà in campo conoscendo il risultato di Roma-Fiorentina (si gioca venerdì), mentre la Juve giocherà domenica alle 15 a Bergamo. Il punto non è comunque questo. Il Punto ruota tutto intorno a sabato sera. Una gara verità sotto tanti punti di vista, contro un avversario che non avrà nulla da perdere a differenza degli azzurri. Mancherà lo squalificato Albiol, giocatore che quest'anno sembra aver cancellato le amnesie del passato e che proprio contro i veronesi trovò il suo primo gol in azzurro evitando al primo Benitez un fragoroso capitombolo interno.
Al San Paolo bisognerà armarsi di pazienza per contrastare le barricate clivensi, così come potrebbe tornare utile già dal primo minuto l'inventiva di un Mertens, sponsorizzato ora pure da Maradona, apparso in palla nello scampolo di partita che ha disputato contro la Fiorentina. L'auspicio è che alla sfida si arrivi senza inutili scossoni mediatici: insomma i chili di troppo lasciamoli da parte. Ai tifosi spetterà il resto del compito.